Die Choreograph*in @aughterlonysimone und die Komponistin @jamai_kai beschäftigen sich mit Transformationsprozessen. Wasser ist dabei als vordergründige Substanz auf der Bühne omnipräsent. Aber: dahinter stecken menschliche Transformationsprozesse. Wachstum, Körper, Gender. Ihr choreographisches Musiktheater verfolgt den Weg des Wassers durch die Gesellschaft und seine verschiedenen Gestalten. Und immer da, wo viele fälschlicherweise annehmen, es gäbe nur A und B, öffnen sie den Raum für das Dazwischen.
🗓️ 1.6., 18 Uhr | 2.6., 3.6., 4.6., 20 Uhr
🕠 Aufführungsdauer: ca. 70 Minuten
📌 schwere reiter @schwerereiter
⁉️ Einführung: 2.6., 19:15 Uhr
Koproduktion mit der @deutscheoperberlin#shallibuildadam#kaikobayashi#simoneaughterlony#biennale24#ontheway@knmberlin@noa.frenkel
Un’indagine instancabile sul senso profondo della parola straniero, un inno a restare un un po’ estranei anche con le persone più vicine per non fagocitarle, il disegno di un confine che diventa opportunità per un esercizio di intelligenza collettiva, l’invito a cambiare continuamente prospettiva, ad essere sempre una persona diversa da quella che ha vissuto il momento peggiore della sua vita. Perché se con un battito di ciglia puoi lasciarti il passato alle spalle, puoi fare molto di più occupando lo spazio fisco e metaforico delle relazioni umane, nell’esplorazione continua di dimensioni misconosciute dell’alterità e del sé. Se siedi comodo nell’abitudine, finisci per svuotare il tempo che vivi, finisci per stare seduto davanti al camino e non percepire più il calore del fuoco su di te; finisci per soffiare sulle candeline della tua torta di compleanno e non vedere la fiamma spegnersi.
Assistere alla propria assenza.
La dinamica come antidoto all’apatia, l’impulso elettrico dell’imprevisto per mantenere vivido lo sguardo. Remaining Strangers di @aughterlonysimone è un portale che conduce alla dimensione onirica delle esistenze che non sono la tua, di tutto quello che ti stai perdendo, di tutto ciò che scorre sotto la superficie della quotidianità e che potrebbe emergere se riallineassi voler essere e dover essere, fino a far coincidere due opposti convenzionalmente rassegnati come tali. D’altra parte, quando sei in aereo, una turbolenza è decisamente più emozionante degli acquisti duty free; la paura di morire è un’occasione di socialità più autentica di troppe altre. E la morsa che si stringe attorno a noi quando la performance è già finita ci ricorda che in realtà è appena cominciata: siamo tuttə ospiti di un tempo
Con il sostegno di @prohelvetia
In collaborazione con @teatropubblicopugliese@teatrokismet@caterinazevola@bari_international_gender
Photo credits 📸 @fabianoelle
Simone Aughterlony takes Xenia, the ancient Greek concept of hospitality, and Xenophilia, the love for the unknown, as a starting point for REMAINING STRANGERS – an evening on otherness and the search for a space beyond the category of possession. Using folding chairs and microphones, the performers Jen Rosenblit and Nic Lloyd, along with musician Hahn Rowe, continually create new spatial situations in which guests are welcomed and directed towards the infinity of their differences.
🗓️ Fri-20.10.
🔗 Learn more: link in bio!
Accessibility:
wheelchair accessible, with sub-/surtitles, Early Boarding
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Simone Aughterlony nimmt Xenia, den altgriechischen Begriff der Gastfreundschaft, und die Xenophilie, die Liebe zum Unbekannten zum Ausgangspunkt für REMAINING STRANGERS – einen Abend über das Andersseien und die Suche nach einem Ort, der sich jeneits der Kategorie von Besitz betrachten lässt. Mit Klappstühlen und Mikrofonen kreieren die Performer*innen Jen Rosenblit und Nic Lloyd und der Musiker Hahn Rowe fortlaufend neue Raumsituationen, in denen die Gäste begrüßt und auf die Unendlichkeit ihrer Unterschiedlichkeit verwiesen werden.
🗓️ Fr-20.10.
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Barrierefreiheit:
rollstuhlgerecht, mit Über-/Untertiteln, Early Boarding