16 giorni fa
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Come posso raccontare il risveglio del cuore? Trovare le parole ancora mi riesce difficile a distanza di undici giorni. Ho deciso di non ostinarmi a trovarle, perché a volte non servono. Semplicemente ci sono stata, momento per momento. Senza le interferenze della mia mente, senza le interferenze esterne, 4 giorni senza telefono. Che sogno meraviglioso. Ci sono stata, quando ho conosciuto 15 nuove persone, ciascuna diversa, ma con lo stesso sguardo profondo, colmo di paura e di speranza. Ci sono stata, mentre praticavamo yoga alle prime luci del mattino. Ci sono stata, quando nonostante la paura che mi immobilizzava le gambe, ho deciso di saltare da un roccione ed immergermi in quel mare meraviglioso. Quello è stato il momento in cui ho preso le consapevolezze più grandi, dopo tutto il buio degli ultimi anni. Ci sono stata, al tramonto, quando ho sentito salire un’emozione incontenibile che è sfociata in un pianto liberatorio. Ci sono stata, durante la meditazione sotto gli ulivi, così potente e liberatoria. Ci sono stata, al pranzo meraviglioso preparato da NonnaMarianna, in ogni gita fuori porta, nella serata pazzerella per Monopoli cantando e ballando, coinvolgendo tutte le persone intorno. Ci sono stata in ogni abbraccio, in ogni condivisione, in ogni sguardo, in ogni pianto, in ogni risata, nell’emozione di sentirsi accolti e capiti senza giudizio. Sono tornata colma di gratitudine e di speranza. Grazie Katia, per avermi fatto svegliare ogni mattina con un caffè e una risata. Grazie Vittoria, per aver accolto il mio racconto. Grazie Mattia, per avermi aiutato a prendere una consapevolezza importante. Grazie Onofrio, per la tua delicatezza e la tua vicinanza silenziosa. Grazie a tutta la tribe. Grazie a Giulio, Onofrio e Mario per aver reso possibile tutto questo. ❤️