7 Corriere

@7corriere

Settimanale del @corriere , in edicola il venerdì 📰 Vita pubblica e vite private Su carta e digitale 📱
Posts
5,315
Followers
107k
Seguendo
106
Il protagonista della nuova cover digitale è Giacomo Ferrara (@giacomo.ferrara ) intervistato da Virginia Nesi (@virginia.nesi ). «Ho origini da selvaggio, l’arte invece mi ha reso randagio perché mi fa superare i limiti mi fa buttare su cose nuove.Nella vita l’ignoto mi spaventa molto, sto bene nelle mie sicurezze. Ma quando recito esco del tutto dalla comfort zone: altrimenti sarebbe impossibile essere un artista» L’anima del film di Maria Tilli si scova nelle parole di Emir, malato terminale in viaggio con la figlia verso un luogo che possa offrirgli la buona morte. A Luca e Toni, i due paramedici che lo accompagnano, dice: «I gatti veramente randagi non tornano mai negli stessi posti, neanche se gli dai da mangiare. I randagi girano e si spostano, non si abituano a niente. Voi siete due animali domestici, si vede, state bene dove state». In Animali randagi (da ieri al cinema), Luca e Toni affogano nella noia della vita di paese. Usano la droga, più dei sogni, per sballarsi. «Hanno bisogno di sballarsi per evadere dalla realtà. Non sanno esprimere quello che provano» riflette Giacomo Ferrara, 33 anni, che interpreta Toni. Scontato chiedere che cosa ne pensi lui della scelta di Emir. Risponde: «Sono pro eutanasia. Se dovessi trovarmi in quella situazione? Probabilmente sì, agirei nello stesso modo». Ferrara parla anche delle nuove generazioni: «Vedo tanti giovani persi perché non sanno ancora cosa vogliono dalla vita. È stata una fortuna capire fin da piccolo che la recitazione poteva essere la mia strada». 📸 foto di Luisa Carcavale (@luisa.carcavale )
1,961 36
9 ore fa
(✍️ Luca Mastrantonio @criticalmastra ) Björn Larsson è di casa in mare, nella Svezia natìa e in Italia, dove l’amore dei lettori è sbocciato nel 1998 con il best-seller La vera storia del pirata Long John Silver (Iperborea). Dopo aver fatto i conti con il fantasma del padre nel memoir del 2021 Nel nome del figlio, ha scritto il saggio Essere o non essere umani. Ripensare l’uomo tra scienza e altri saperi (Raffaello Cortina). In questi giorni è in Italia, ritirerà il premio alla carriera all’Orbetello Book Prize - Maremma Tuscany Coast, che si svolge nei Giardini Chiusi di Orbetello (27-29 giugno). Ci racconta di aver venduto Stornoway, il due alberi a vela che è stato come una seconda casa, mentre cerca una barca più piccola: «Sui 7 - 8 metri, usate ne trovi anche a 3mila euro». Parla in italiano fluente, grazie anche alla nuova compagna, che lavora nel Nord Italia e ha origini pugliesi: «No – specifica Larsson, scherzando sul campanilismo delle Puglie – salentine!». L'articolo completo è sul numero di 7 del 28 giugno
72 0
15 ore fa
(✍️Chiara Gamberale @chiaragamberale_ ) All’inizio di giugno ha compiuto otto anni il mio adorato Festival Procida Racconta che, grazie anche alla libreria Nutrimenti, vede sbarcare sull’isola di Arturo «sei autori in cerca di personaggio»: sei artisti cioè arrivano, si perdono, si lasciano intrigare da un abitante del posto, scrivono un racconto a lei o a lui ispirato, e l’ultima sera lo declamano. Con il mare tutt’attorno, davanti a mille persone e affianco la loro persona-personaggio che fino a quell’istante non lo sapeva mica di essere protagonista di una storia. A sottintendere l’idea del Festival, dunque, è il fatto che le storie, solo le storie ci salveranno, ci salvano ogni giorno, e sono di chi le racconta, certo, ma anche di chi le ispira e di chi le legge o le ascolta. Nello stesso, identico istante. L’articolo completo è sul numero di 7 del 28 giugno
2,109 4
17 ore fa
🖊 Ogni settimana 7 si apre con un Haiku, il componimento poetico giapponese di tre versi per 17 more, scelto da Susanna Tartaro (@susannatartaro ). Ecco quello del numero del 28 giugno #haiku #haikuitaliano
205 1
1 giorno fa
2001-2024: 23 anni di Pride milanese. 23 anni da quando Paola & Chiara hanno aperto, nel 2001, il primo Milano Pride -all’epoca ancora Gay Pride- con la loro “Viva el amor!”. 23 anni di conquiste, tempeste, resistenza, in una lettera scritta da Jonathan Bazzi insieme alle sorelle lezzi per celebrare questa storia di musica e alleanza.
504 55
2 giorni fa
💌Ogni settimana su 7 Massimo Gramellini risponde alle domande dei lettori su affetti e relazioni. Scrivetegli, se vi va, a 7dicuori@rcs.it
5,355 45
2 giorni fa
✍️Ogni settimana su 7 Lilli Gruber risponde alle domande dei lettori su attualità e politica. Se volete potete scriverle a settemezzo@rcs.it
1,180 112
2 giorni fa
(✍️ Mara gergolet @maragergolet ) «Dopo tutto questo tempo sottovalutiamo ancora Putin, c’è qualcosa nella sua logica che ci sfugge. Però, in fondo, chi di noi avrebbe mai creduto a questa guerra?». Come negli anni Venti di un secolo fa, Berlino è la città dei profughirussi.Allora si chiamavano Vladimir Nabokov o Marina Cvetaeva – i russi di Charlottenburg fuggiti dalla Rivoluzione d’Ottobre, che hanno lasciato una memoria indelebile nella Capitale. Oggi sono migliaia, come allora una generazione colta, libera, e dispersa: è la Russia che con Gorbaciov credeva di poter diventare Europa. Irina Scherbakowa è una di loro, nel 2022 ha vinto il premio Nobel per la Pace con Memorial, la più importante organizzazione russa per i diritti umani. Storica e scrittrice, ne è con Oleg Orlov il membro più noto. Memorial ha dissotterrato a partire dagli anni Novanta la memoria dello stalinismo, raccogliendo i nomi di almeno 3,5 milioni di vittime dei gulag e del terrore. Un lessico famigliare, la storia muta e sepolta della Russia – prima che a dicembre 2021 Putin li chiudesse, stavolta definitivamente. «Abbiamo salvato il possibile», spiega, «e ora abbiamo una rete in 17 Paesi fuori dalla Russia». L'articolo completo è sul numero di 7 del 28 giugno
319 8
2 giorni fa
La protagonista della cover digitale di 7 è Gabriella Pession (@gabriellapession_official ), intervistata da Cristina Gattoni. «Voglio imparare a fare il mio mestiere sempre meglio. Ho iniziato col cinema, ho fatto tanta televisione pop, teatro, e ora mi sto proiettando sul mercato internazionale, pur continuando a lavorare anche in Italia. Certe volte il pubblico non sa bene dove collocarmi, ma va bene così: il fatto di non essere collocabile dentro a un box, di non essere etichettabile, è parte del mio lavoro» Dimenticate le fiction, i film, le produzioni internazionali, gli esordi con Pieraccioni (Fuochi d’Artificio nel 1997) e la cattivissima Elisa di Orgoglio, che la fece diventare uno dei volti più amati d’Italia. Oggi Gabriella Pession, pur con tre progetti importanti in arrivo (tra cui la serie kolossal Those About to Die, dal 19 luglio su Prime Video) preferisce parlare d’altro. Nel dettaglio: di tennis e di traslochi. Il primo, amore recente e travolgente, sulle orme di Sinner ma soprattutto di Giulio, suo figlio, 10 anni e già piccolo campioncino. I traslochi, invece, il fil rouge della sua vita: ne ha fatti 23 e, al momento di questa chiacchierata, sta facendo il 24°: «Io e mio marito (l’attore irlandese Richard Flood, ndr) abbiamo deciso di comprare casa e di mettere radici a Roma», racconta. L’articolo completo è sul numero di 7 del 28 giugno
1,214 27
3 giorni fa
Anna Pepe, l’artista donna più ascoltata in Italia in questo momento, con 22 dischi di platino e 7 dischi oro e 1 miliardo e mezzo di stream totali, pubblica il suo album “Vera Beddie” che ci farà ballare per tutta l’estate. Disponibile da oggi, 28 giugno, su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico. Un disco unico, totalmente inedito e scritto tra Milano, Miami e Los Angeles. «Questo disco racchiude tutta la mia adolescenza e quello che sono, è come aprire il mio diario segreto» ci ha raccontato la rapper. 18 tracce esplosive e diversi featuring di prestigio della scena rap (e non solo!): Guè in “Bikini”, Tony Boy e thasup in “ABC”, Artie 5ive in “I LOVE IT”, Lazza in “BBE”, brano che ha debuttato direttamente alla #1 della classifica di Spotify, Sfera Ebbasta in “Chica Italiana”, Nicky Savage in “TT LE GIRLZ”, Capo Plaza in “Show Me Love” (i due tornano a collaborare dopo il successo di “Vetri Neri” di AVA), Tony Effe in “Mulan” e la “maga” dell’hyperpop Sillyelly in “HELLO KITTY”. Noi abbiamo incontrato di persona la più beddie di tutte e ci ha raccontato tante cose legate alla sua musica e alla sua vita. 🎥 A cura di @nene_inzaghi #annapepe #bbe #verabaddie #30°C
76 0
3 giorni fa
(✍️Marco Bonarrigo) Alle 16 e 30 dello scorso 25 maggio la penultima tappa del Giro d’Italia si arrampicava tra migliaia di tifosi su quel Monte Grappa tanto caro alla Patria quanto stramaledetto dai ciclisti per la sua durezza. La sequenza più memorabile (un milione di visualizzazioni sui social in poche ore) di tre settimane di corsa si è materializzata in una curva orientata dolcemente verso destra, poco lontano dalla cima. Solo al comando in maglia rosa e lanciato ad altissima velocità verso il trionfo finale, Tadej Pogacar si è visto affiancare a destra da un massaggiatore della sua squadra pronto ad allungargli una borraccia, a sinistra da un ragazzino che gli correva a fianco incitandolo. Con tempismo surreale e un solo ampio gesto del braccio, Tadej ha afferrato senza rallentare la borraccia e l’ha passata al ragazzino (Mattia da Vincenza, 12 anni, che per poco non è svenuto per l’emozione) regalandogli anche un sorriso. La leggenda del più forte ciclista di tutti i tempi è in corso di scrittura da quattro stagioni, quella dell’Eroe Sorridente si è concretizzata per la prima volta sul Monte Grappa L'articolo completo è sul numero di 7 del 28 giugno
86 0
3 giorni fa
Jessica Senesi (@jessicagiorgiasenesi ) è venuta a trovarci in studio per rispondere alle domande segrete di 7 sul Pride. «Sforzarsi di conoscere la transizione di genere non conta, la chiave è la convivenza e l’accettazione» ci ha raccontato Jessica. Ma scopriamo insieme le altre curiosità su di lei #Prode2024 #pride
725 21
4 giorni fa