Gianluca Gotto

@gianluca.gotto

Consigli zen | Viaggi | Semplicità Con i miei libri aiuto le persone a vivere una vita più serena 🌱 Il mio nuovo libro qui ⤵️
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I monaci della foresta in Thailandia si svegliano ogni giorno alle quattro del mattino. Meditano per ore. Mangiano poco e mai oltre mezzogiorno. Svolgono tutti i lavori nel tempio. Non possiedono soldi o oggetti. Una vita tremenda, giusto? Eppure sono così sereni. Sembrano essere in totale pace con se stessi e con l’intero universo. Come fanno? Hanno capito una cosa. Per stare bene occorre essere liberi, lo diceva proprio il Buddha. Però esistono due forme di libertà. La maggior parte delle persone insegue la libertà dei desideri. Ovvero: sarò libero, e quindi felice, solo quando avrò realizzato tutti i miei desideri. Poi c’è la libertà dai desideri, ovvero liberarci dalla necessità di volere sempre quello che in questo momento non c’è. Nel Buddhismo, per essere felici bisogna innanzitutto smettere di essere infelici. È una visione diametralmente opposta a quella occidentale, per cui la felicità è sempre in qualche modo legata a qualcosa che va conquistato. Il Buddhismo ti porta a considerare un’altra possibilità: forse il vero benessere non è la ricerca del piacere ma l’assenza di sofferenza. Forse l’obiettivo non è accumulare, ma evitare di complicare e appesantire la vita. Già, ma come facciamo in queste nostre esistenze in cui siamo bombardati di stimoli e tentazioni? Possiamo porci due domande: 1. Se potessi migliorare la mia vita solo rimuovendo, cosa farei? 2. Ne ho davvero bisogno? La seconda è anche il titolo del capitolo del mio nuovo libro in cui parlo proprio dei monaci della foresta. Spiego quanto mi è stata utile nel mio primo anno da padre, mostrandomi che per essere un genitore presente non dovevo rinunciare a tutto ma solo a ciò di cui, in realtà, non avevo mai avuto un reale bisogno. Ho sostituito il “tanto” con “meno e meglio”. Lo stesso potrebbe valere per te. Per stare bene hai davvero bisogno di tutto ciò che desideri? Forse è proprio il contrario: hai bisogno di meno cose, persone, situazioni, pensieri. Meno desideri. Solo quelli giusti. Solo quelli che ti servono per vivere una buona vita. Ciò che nel libro definisco “quel poco che vale tutto” 🙏 . . . #buddismo  #filosofiadivita  #quandoinizialafelicità
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3 giorni fa
In tantissimi mi state facendo domande su uno dei protagonisti del mio nuovo libro: Bruto! Con lui abbiamo percorso migliaia di chilometri tra Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Da Torino a Lisbona. Su Bruto ci siamo addormentati in mezzo alle montagne, nei parcheggi delle grandi città, davanti al mare. Per mesi, è stato l’unico punto fermo di una vita costantemente in movimento. E ogni sera, quando preparavamo la cena immersi nella luce arancione del tramonto, tra un bicchiere di vino, un po’ di musica e tante risate, era un rettangolo di pura felicità. Sognavamo di averlo fin dal 2013, quando vivevamo in Canada e Claudia se ne innamorò. Ci promettemmo che un giorno quel camper sarebbe stato nostro. Passarono alcuni anni, le cose cambiarono drasticamente. Ormai vivevamo in viaggio a tempo pieno e passavamo gran parte dell’anno in Oriente. Eppure quando la Vita ci diede l’occasione di acquistare quel camper del 1983, non ci tirammo indietro. Era assolutamente insensato, stupido e impulsivo, ma decidemmo di investire tutti i nostri risparmi per acquistarlo. Perché? Perché i sogni non devono essere sensati, intelligenti e ponderati. Non riguardano il “pensare”, ma il “sentire”. Per questo dicono chi siamo veramente. Nel nuovo libro, scrivo che io e Claudia abbiamo sempre preferito una cicatrice a una spina nel fianco. La cicatrice indica un dolore acuto ma breve, ed è il segno inequivocabile che hai avuto abbastanza rispetto di te stesso da provarci, almeno provarci. Una spina nel fianco non si vede da fuori, è un dolore subdolo e silenzioso, ma costante: è il rimpianto che penetra la tua anima. Bruto è stato una delle cicatrici più belle della nostra vita. Perché con lui ne abbiamo fatte di cadute, ne abbiamo avuti di problemi... Eppure quando ora ci guardiamo indietro ci diciamo: pensa che tristezza se non avessimo vissuto quell’esperienza! Quando abbiamo capito che il nostro posto nel mondo era l’Asia, lo abbiamo lasciato andare. Ma per un po’ è stato casa, ufficio, mezzo di trasporto. Un meraviglioso sogno realizzato ❤️ . . #quandoinizialafelicità #motivazionedelgiorno
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6 giorni fa
Perché è così difficile cambiare la tua vita? Il motivo è semplice, anche se ci ho messo anni a capirlo. Inizialmente pensavo di non essere all’altezza. “Non cambio perché non ne sono in grado”. Poi era il giudizio altrui. “Non cambio perché gli altri mi criticheranno”. Infine, era una questione di orgoglio. “Non cambio perché se dovessi fallire non me lo perdonerei mai”. Questi pensieri limitanti mostrano qual è la verità: sopravvalutiamo le conseguenze di un passo falso e sottovalutiamo il peso dei rimpianti. Quando sentiamo l’esigenza di una rivoluzione personale, la nostra mente prova a trattenerci nella sicurezza. È successo anche a me. 13 anni fa, io e Claudia dovevamo partire per l’Australia. E improvvisamente, la mattina del volo aereo, decisi di tirarmi indietro. Lo racconto dettagliatamente nel mio nuovo libro “Quando inizia la felicità”. Mi ritrovai persino a svuotare la valigia, rimettere tutto a posto. E per un attimo mi sentii benissimo, finalmente tranquillo. Eccola, la trappola della comfort zone. Ci fa credere che la scelta giusta sia sempre la più conservativa. Ci convince che abbia più senso restare infelici rispetto a rischiare di cambiare. Fortunatamente, alla fine decisi di partire. Cosa successe? Mi posi una domanda, una di quelle che ho raccolto nel libro. Una di quelle che ti danno uno scossone all’anima. E improvvisamente tutto mi fu chiaro: è vero che rischiare fa paura, ma quanto fa paura rischiare di rimanere infelici? Nel mio libro #quandoinizialafelicità lo spiego più in profondità e do un consiglio pratico per prendere la scelta giusta davanti a un bivio. Ma la consapevolezza da cui partire è che cambiare fa meno paura quando prendi in considerazione anche la possibilità di non cambiare, e restare bloccato nell’insoddisfazione. A te che stai leggendo: ricordati di vivere oggi per non avere rimpianti domani. Non significa fare tutto ciò che ti pare, non è questa una vita saggia e consapevole. Ma non lo è nemmeno dire sempre di no a te stessa/o, alla tua voce interiore, alla tua spontaneità, alla tua voglia di vivere che prova a “rompere il guscio da dentro” prima che sia rotto dall’esterno 🙏 . . . #filosofiadivita  #cambiarevita
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21 giorni fa
Buon compleanno Claudia ❤️ ⠀ “Esiste una parola in danese che non si può tradurre in italiano: Forelsket. Indica semplicemente l’eccitamento di essere innamorati. Quello stato dell’essere in cui la vita si colora e ogni cosa, anche la più piccola e apparentemente sciocca, diventa un buon pretesto per sorridere”. Questa citazione tratta dal mio nuovo libro rappresenta bene quello che provo quando sono con Claudia. Fin da quando avevamo 16 anni. E uno potrebbe pensare che basti questo, ma non è così. Il sentimento è sicuramente l’ingrediente fondamentale. Però da solo non basta. L’amore è come i noodles in un Pad Thai: se non ci sono, non c’è niente da mangiare. Però se ci sono solo i noodles non è un Pad Thai. Ci vogliono altri ingredienti. L’attrazione, che sia fisica, mentale, spirituale. Che Pad Thai è senza il peperoncino? E poi tutto il resto. Il rispetto. L’onestà. Una comunicazione aperta e senza giudizio. Sentirsi a casa quando si è insieme. Fidarsi dell’altra persona senza chiedere sempre perché. Dare la priorità assoluta alla coppia. La libertà, che non significa fare ciò che si vuole ma agire senza paura all’interno degli accordi su cui si basa la relazione. La leggerezza, perché il vero amore non è un tormento, è gioia. Alcuni ingredienti li metto io, altri li mette Claudia. Io porto la serenità, lei l’avventura. Insomma, questa ricetta la prepariamo insieme. Ma da parte mia c’è un ingrediente che ritengo tanto importante quanto sottovalutato. La stima. Ho una considerazione altissima nei suoi confronti, non solo come “mia” compagna, partner lavorativo e madre di nostra figlia, ma come essere umano. Per me Claudia è un grande esempio di vita. Guardo a lei con immensa ammirazione e la sua presenza è uno stimolo costante a cercare di essere la miglior versione di me stesso. Al punto che oggi compie gli anni e mi trovo, come sempre, in difficoltà. Quando una persona ti ha donato così tanto, quale regalo si avvicina anche solo lontanamente al suo valore? Visto che non ama le torte, magari proverò con un pad thai fatto in casa... ovviamente extra piccante! ⠀ Buon compleanno mia piccola grande divinità ❤️ . . . #filosofiadivita  #amore
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27 giorni fa
Oggi esce “Quando inizia la felicità”. Tra le tante cose, è un libro di domande. Una per ogni capitolo, e poi decine sparse tra le pagine. In mezzo a racconti di viaggi, esperienze e incontri nel mondo. Ce n’è una per chi si sente in ritardo nella vita. C’è la domanda che mi scosse quando stavo per rinunciare a partire per l’Australia perché avevo paura. E poi c’è quella che ascoltai su una spiaggia di Puerto Escondido e innescò un lungo processo interiore che mi ha portato a superare la mia più grande fobia. C’è la domanda che aiutò me e Claudia a capire che per una volta la scelta giusta era restare e non partire. E quella che ci aiutò ad andare avanti in un periodo di grande fragilità e tristezza. C’è una domanda per chi vuole sempre di più, senza rendersi conto di avere già tutto. Una per chi vuole troppo bene agli altri, e troppo poco a se stessa/o. C’è una domanda che serve a non dimenticare mai cosa sognavamo, perché i sogni ci dicono chi siamo veramente. Ci sono tante domande che riguardano il mondo buddhista. Le ho ascoltate dai monaci oppure sono emerse dentro di me osservandoli. Ce n’è una che mi è stata molto utile nel mio primo anno da papà. Un’altra per guardare con occhi diversi al senso di colpa. E ce n’è persino una per chi teme di non trovare mai l’anima gemella. C’è la domanda che dà il titolo al libro: quando inizia la felicità? E poi ci sono molte domande sulle relazioni, sull’amore. C’è molto di Claudia in questo libro, moltissimo di noi due. C’è anche una domanda per Asia, per quando sarà grande. Qui ci sono le domande più importanti della mia vita. E la mia preferita, forse, è questa: “Hai bisogno di avere tutte le risposte per andare avanti?” È ben rappresentata dal simbolo buddhista sulla copertina. La vita è complessa, piena di svolte inaspettate, ostacoli e problemi. Ti conduce da una parte, poi ti fa tornare al punto di partenza, ti confonde. Ti senti persa/o in mezzo ai suoi mille grovigli. Eppure, se semplicemente vai avanti, prima o poi tutto torna luminoso, armonioso e leggero. Eccola, la tua rinascita 🙏 Da oggi è disponibile ovunque il mio sesto libro, “Quando inizia la felicità” . . . #riflessioni #quandoinizialafelicità
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29 giorni fa
Quando ho iniziato a scrivere questo libro ho fatto una scoperta inaspettata. Nei miei piani originari doveva essere il seguito di “Le coordinate della felicità”. Volevo raccontare le tante, tantissime cose che sono successe dal 2018 a oggi. Però, buttando giù la scaletta, ho visto qualcosa che non avevo mai notato prima. Un elemento presente in ogni fase del mio percorso. In ogni momento di cambiamento, rinascita e consapevolezza. Era al principio di ogni sogno realizzato. Ho realizzato con stupore che tutto ciò che conta davvero nella mia vita, ma proprio tutto, partiva così. Con una domanda. Poteva essere inaspettata, illuminante, enigmatica, scomoda e a volte persino insopportabile. Poteva emergere dal rumore dei miei pensieri. Oppure provenire da una persona che senza saperlo mi stava indicando la via. A volte succedeva leggendo un libro, ascoltando una canzone, notando un segnale dell’universo. In ogni caso, sono sempre state loro. Non le risposte, ma le domande. E allora ho capito che questo libro andava scritto diversamente. Non sarebbe stata una narrazione cronologica. La scaletta ha smesso di essere una sequenza di date, ed è diventata una lista di domande. Ognuna di queste è diventata un capitolo. E ogni capitolo è il racconto di un’esperienza, un incontro, un viaggio, una lezione, uno spunto per vivere meglio. In parte questo è il sequel di “Le coordinate della felicità”, ma è anche il prequel. È un racconto autobiografico che riguarda quasi tutte le fasi della mia vita degli ultimi quindici anni. Anzi, della nostra vita. In queste 400 pagine c’è tanto buddhismo, tanti viaggi ma soprattutto tantissimo di me e Claudia. Noi due a Torino da giovanissimi, noi due sul camper, noi due bloccati su un’isola della Thailandia. Noi due in Costa Rica, in Messico, in Marocco, in Indonesia, in India, in Cina... Noi due uniti nella sofferenza. E noi due uniti nell’amore. Anzi, noi tre. Potrei dire mille cose su questo libro. Per ora mi limito a questo: tra quelli che ho scritto, è il mio preferito. È con grande piacere che vi presento “Quando inizia la felicità”.  Disponibile da oggi in pre-order (link in bio) . . . #riflessioni #quandoinizialafelicità
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1 mese fa
Avevi programmato di innamorarti di quella persona? Oppure di emozionarti davanti a quel tramonto, rendere quella canzone la tua canzone preferita, avere certi sogni, certe idee, certe passioni? No, perché le cose davvero preziose della vita non si possono programmare. E nemmeno spiegare. Per quale ragione scientifica due esseri umani si incontrano per “caso”, si guardano negli occhi e si innamorano perdutamente? Come scrivo nel mio ultimo libro, “ciò che ti fa vibrare l’anima non si può spiegare. Si può solo vivere”. E allora, non diventare una di quelle persone che vogliono programmare tutto. Quelle che si svegliano al mattino e sanno già cosa mangeranno, chi incontreranno, a che ora torneranno a casa, cosa faranno nel tempo libero. Quelle che hanno sempre saputo che laurea avrebbero preso, che lavoro avrebbero svolto, in che modo avrebbero riempito i loro anni. Se non lasci un po’ di spazio all’imprevisto come potrà mai realizzarsi il tuo destino? Personalmente ho passato tanti anni a fare programmi, eppure le vere svolte della mia vita sono arrivate quando ho smesso di seguire un piano e ho iniziato a seguire le mie sensazioni e il mio istinto. Se la vita ti sembra piatta, noiosa e fredda è perché non concedi all’universo la possibilità di stupirti e meravigliarti. Provaci. Prova a lasciarti trasportare dal flusso degli eventi. Prova ad essere il fiume e non la roccia. È il modo migliore per far accadere cose straordinarie nella tua vita 🙏 . . . #filosofiadivita #pensieripositivi
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1 mese fa
Oggi compio 34 anni. E come faccio da qualche anno, amo iniziare questa giornata ricordando una vecchia storiella zen. ⠀ Un uomo si recò da un maestro zen in cerca di consiglio. Aveva un grande problema: ogni mattina si svegliava, pensava a ciò che lo aspettava ed era subito di cattivo umore. Le sue giornate gli parevano lunghe, faticose e tutte uguali. Le viveva con noia e insoddisfazione. Come tante persone, provava gioia solo quando immaginava un futuro diverso. Oppure quando pensava a quelle giornate speciali che aspettava con trepidazione: i festeggiamenti per l’inizio della primavera, il matrimonio di suo figlio, il giorno di riposo. Il maestro ascoltò attentamente, poi scrisse una poesia e la consegnò all’uomo. ⠀ “non si ripete due volte questo giorno persino una scheggia di tempo è una grande gemma mai più tornerà questo giorno ogni istante vale una gemma inestimabile” ⠀ L’uomo ne fu illuminato. ⠀ Da fuori potrebbe sembrare che io non festeggi il mio compleanno. Perché non ci sono torte, feste e invitati. In realtà io festeggio il mio compleanno con grande gioia e gratitudine. Ma lo stesso faccio anche il 21 maggio e il 23 maggio. E qualsiasi altro giorno. Perché è proprio vero che “persino una scheggia di tempo è una grande gioia”. Solo noi esseri umani dividiamo il tempo in categorie. Facciamo una distinzione assurda tra le giornate “normali” e quelle “speciali”. Le prime passano senza che nemmeno ce ne accorgiamo, e non torneranno più. Le seconde sono spesso rovinate dal peso delle aspettative e dell’attesa. Non sarebbe più saggio celebrarle tutte? D’altronde le giornate più belle della tua vita sono arrivate nelle date segnate sul calendario? Non era il mio compleanno quando ho conosciuto Claudia, ho pubblicato il mio primo libro, è nata mia figlia. Queste date le si segna sul calendario dopo, non prima. Le cose belle accadono all’improvviso, non si programmano. Oggi compio 34 anni, ma non è il mio compleanno. È un’altra “grande gemma”. Un’altra occasione per celebrare il dono della vita ❤️ . . . #filosofiadivita  #gratitudine
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1 mese fa
Una volta una persona molto saggia mi disse: tu non puoi cambiare le persone. Però puoi cambiare le persone che hai intorno. E allora provaci. Prova ad allontanarti da chi ha solo negatività da offrirti. Da chi fa un dramma di ogni cosa. Da chi non fa altro che criticare, sparlare e lamentarsi. Dagli allarmismi, le polemiche e il desiderio ossessivo di voler avere ragione a tutti i costi. Da chi ti dice che tutto andrà male, sempre. Da chi vive nella paura e vuole che anche tu sia terrorizzato dalla vita. E se non puoi allontanarti fisicamente, non permettere alle parole e le azioni di queste persone di entrarti dentro. Non dimenticare mai che il tuo umore è determinato da ciò che leggi, guardi, ascolti e fai entrare nella tua testa tutti i giorni. In altre parole, da ciò a cui presti attenzione. Vuoi avere una vita serena? Inizia a scegliere con cura chi e cosa fa parte della tua quotidianità. Tieni ordinato il tuo spazio mentale: dev’essere un giardino zen, non una strada trafficata. Per riuscirci, non devi fare un altro passo in avanti. Ma un passo indietro. Fai un bel sorriso e lascia andare il tuo desiderio di farti coinvolgere. Vai per la tua strada. Concentrati sul lato luminoso della vita. Impara a volerti bene. Ti diranno che sei un/una egoista? Lascia andare. Tu sai la verità: non è egoismo. È che la vita è troppo breve per essere sempre negativi. Come scrivo nel mio libro “La Pura Vida”, se fossimo nati per sopportare saremmo delle mensole. Invece siamo esseri umani che hanno tutto il diritto di vivere con leggerezza e serenità 🙏 . . . #filosofiadivita  #amarsi
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1 mese fa
4 modi per mantenere una relazione forte quando si diventa genitori ⠀ Quando è nata Asia abbiamo notato molta più preoccupazione negli altri che in noi. E oggi che ha un anno e mezzo posso dire che sì, la vita è cambiata. Ma dov’è il problema? Come scrivo anche nel mio libro, la vita è in costante cambiamento. Io e Claudia ne abbiamo vissuti tanti anche prima. E abbiamo capito che ci sono 4 piccole regole da seguire per attraversare queste fasi uscendone ancora più forti. ⠀ 1. Quando la vita cambia, rallentate. Uno degli errori che abbiamo commesso in passato è stato di avere fretta. Tendevamo a voler dominare le situazioni. E a essere tristi se non ci riuscivamo subito. Nel tempo abbiamo capito che bisogna avere fiducia. Non intervenire immediatamente ma osservare, capire e accettare le cose per ciò che sono. Poi, con calma, agire con saggezza. 2. State lontano dalle interferenze. La coppia è sacra. Non esiste amico, lavoro, famigliare o situazione più importante. Due persone che si amano davvero creano un regno tutto loro, in cui sono il re e la regina. Tenete sempre a mente chi è il vostro re o la vostra regina. 3. Prendete la vita con leggerezza. Bisogna trovare il lato luminoso in ogni situazione. E bisogna anche saper ridere di se stessi, non prendersi troppo sul serio. La leggerezza salva le relazioni, i musi lunghi le distruggono. 4. Prendetevi del tempo solo per voi. Essere genitori non significa annullarsi, come in tanti ci avevano detto. Anche perché annullarsi significa essere infelici. Fate pace con i vostri sensi di colpa: nessun/a figlio/a vuole avere dei genitori infelici! Nel nostro caso, quando la bimba è tranquilla o dorme, ci mettiamo fuori e chiacchieriamo, facciamo progetti e ridiamo. Oppure passiamo del tempo da soli, perché questo ci aiuta a stare meglio insieme. Sono solo 30 minuti, ma questo è tempo sacro. ⠀ E visto che oggi è la festa della mamma, il mio augurio per tutte voi è proprio questo. Prendetevi cura della vostra salute fisica, mentale e spirituale. Una mamma felice è un dono per il mondo 🙏 . . . #pensierodelgiorno #amarsi
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1 mese fa
Il problema è che prendi la patente per la moto, ma poi non guidi la moto. Acquisti la fotocamera migliore, ma poi non fai le foto. Compri lo zaino perfetto, ma non parti per quel viaggio. Ti iscrivi in palestra ma non ci vai. Ti lamenti di quanto la vita sia ingiusta, ma non fai nulla: non la accetti, né ti impegni a cambiarla. ⠀ Il problema è che l’ostacolo più grande tra te e la tua felicità sei tu. Non sono le circostanze esterne, le altre persone, il destino, Dio o la sfortuna. Noi esseri umani abbiamo una assurda tendenza a sabotarci, a lavorare inconsciamente contro noi stessi, contro la nostra salute, i nostri sogni, contro la nostra crescita personale. Lo facciamo attraverso un potente veleno per la nostra salute mentale: le aspettative. Abbiamo troppe aspettative, troppe. Quando sono positive, creiamo nella nostra mente un’idea di perfezione irrealizzabile. E quindi le cose non saranno mai perfette come le abbiamo immaginate. Quando sono negative, impediamo alla vita di meravigliarci, di stupirci con la sua bellezza e lasciarci senza parole. Perché pensiamo che tanto tutto andrà male oppure che non siamo all’altezza. E quindi non ci proviamo nemmeno. ⠀ La vita va presa in modo zen: forse andrà bene, forse andrà male. Vedremo. Io mi concentro su me stesso e faccio il mio meglio. Mi occupo di cosa posso controllare. E invece di pensare alle cose, le faccio. ⠀ Avrei mille esempi tratti dalla mia vita. Ne faccio uno che suscita sempre molta curiosità. Io e Claudia abbiamo viaggiato in Cina, a Bali, in Sri Lanka e in Vietnam negli ultimi mesi. Moltissime persone ci chiedono: come fate con una bambina di un anno e mezzo? Lo facciamo e basta. Partiamo senza aspettative. Se dovesse andare male, possiamo sempre tornare indietro. Ma alla fine è sempre andata bene. Solo quando passi all’azione, scopri che la maggior parte dei tuoi limiti è nella tua mente. Nella vita reale hai molto più coraggio, inventiva e forza di quanto pensi. E allora, pensaci meno. Smetti di sabotarti. Per vivere bene non occorre pensare troppo. Bisogna semplicemente... vivere 🙏 . . . #filosofiadivita  #buddismo
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1 mese fa
Nel 2017 mi fermai qui ad ammirare il paesaggio e mi commossi. Mi resi conto che la Natura è una maestra straordinaria. E se soffriamo è anche perché viviamo disconnessi dal mondo intorno a noi. Qualche anno più tardi, scrissi un libro ambientato proprio qui, in Vietnam. E proprio in questo preciso punto si svolge una delle scene più importanti: quella in cui Guilly spiega a Davide che la Natura ci offre tutte le risposte che cerchiamo. “Succede sempre qualcosa di meraviglioso” raccoglie molti insegnamenti tratti dal buddhismo zen, ma anche dalla Natura. ⠀ Queste sono le 4 lezioni che ritengo più importanti, direttamente dal libro: 1. Tutto è Vita “Nessuna tartaruga può raggiungere il mare senza soffrire le pene dell’inferno per uscire dal guscio. Tu mi parli di giusto e sbagliato, ma il punto è un altro: accetta la sofferenza e l’incertezza, perché sono intrinseche alla vita. Anzi, amale. Senza le incertezze non avresti nessuna certezza e senza sofferenza non avresti alcuna gioia. Tutto è vita. Anche le cose più dolorose contribuiscono a rendere possibile questa esperienza”. 2. Lasciare andare per rinascere «Tanti anni fa assistetti alla fioritura dei ciliegi. Sai cosa mi insegnò? A lasciare andare. I dubbi, le paure, il dolore… lasciali cadere come foglie secche. Quando lasci andare, rinasci. Come gli alberi in primavera.» 3. Tutto cambia, ma nulla finisce «Guardi un tramonto e capisci cos’è la morte, guardi un’alba e comprendi la possibilità di una rinascita. E, se lo fai ogni giorno, capisci che non c’è inizio e non c’è fine. Non devi nemmeno temere la morte: sarà solo l’inizio di qualcosa che ancora non comprendi. Che serenità ti dà questa consapevolezza.» 4. L’importanza di essere pazienti «Non c’è da correre, c’è solo da scorrere. Al ritmo naturale della vita. Hai mai chiuso gli occhi sotto la pioggia? Prova a farlo e capirai che non c’è fretta. Puoi rilassarti, puoi respirare, puoi sorridere, puoi essere felice. Non devi aspettare che ti succeda qualcosa di bello. Qualcosa di bello sta già accadendo, ora: sei vivo.» ⠀ Ti auguro di passare una domenica serena nella Natura 🙏 . . . #filosofiadivita  #buddismo
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2 mesi fa