A chi come me ama il calcio, consiglio questa bellissima testimonianza nel ricordo di un portiere ingiustamente dimenticato: Giuliano Giuliani, colui che ha messo il guantone su metà dei trofei dell’intera storia calcistica del Napoli: la Coppa UEFA del 89, ad oggi unico trofeo europeo dei partenopei, e lo scudetto del 90 (il secondo dei tre vinti). Ma Giulio è stato anche l’unico protagonista del nostro calcio ad oggi a essere morto di Aids prematuramente nel 1996 a soli 38 anni e a causa dello stigma di questa malattia, sembra quasi vietato nominarlo. Ma alla resa dei conti l’Aids e’ solo una questione di fortuna. Il libro è un omaggio bellissimo a Giulio, alla sua vita sfortunata da un punto di vista della famiglia (protagonista suo malgrado di un orribile caso di cronaca nera) e della salute, e alla sua sfolgorante carriera da protagonista della serie A degli anni ottanta, in squadre come il Como, il Verona e soprattutto il Napoli più vincente di sempre. Il tutto accompagnato da interessanti testimonianze di volti noti e meno noti del mondo del calcio, di chi lo ha amato, a cominciare dall’adorata figlia Gessica che Giulio accompagnò a scuola proprio poche ore prima di sentirsi male, per poi spegnersi tristemente in una clinica di Bologna. Ma chi ama il calcio non ti dimentica.
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