RACCONTI DA GAZA
In diretta insieme a @pablotrincia e Martina, coordinatrice medica di Medici Senza Frontiere, che da un mese di trova a Gaza e ci racconta com’è la situazione.
#medicisenzafrontiere
➡Da oltre un anno, il Sudan è dilaniato da una guerra brutale tra l’esercito e il gruppo paramilitare RSF.
Negli ultimi due mesi, i combattimenti si sono intensificati nel Nord Darfur, una delle aree del paese.
Ad El Fasher, la capitale di questa regione, dal 10 maggio il personale MSF e la popolazione si ritrovano circondati dai combattimenti. Gli aiuti e le forniture mediche non possono entrare, mentre centinaia di persone ferite arrivano all’unico ospedale funzionante, anch’esso colpito e danneggiato nei combattimenti. L’Ospedale Saudita infatti è stato attaccato ancora una volta giovedì 27 giugno, da un bombardamento della RSF; è la nona volta che un ospedale della città viente attaccato negli ultimi due mesi. Fortunatamente non ci sono state vittime, ma la struttura ha subito alcuni danni.
#DobbiamoParlareDelSudan
🖊 CON UNA FIRMA oggi puoi aiutarci a chiedere e ottenere dalle multinazionali statunitensi Cepheid e Danaher di abbassare a 5 dollari il prezzo dei loro innovativi test diagnostici GeneXpert.
LA VITA DELLE PERSONE VIENE PRIMA DEI PROFITTI: avere questi test a prezzi più accessibili permetterà di diagnosticare un numero maggiore di casi per malattie come Tubercolosi, HIV ed Epatite. E salvare più vite!
▶Firma la nostra petizione globale “Abbassa il presso a 5$” www.msf.it/abbassailprezzo
#salute#petizione
❗Nel nord della Nigeria il numero dei ricoveri di bambini malnutriti è in forte aumento. La situazione è allarmante e il nostro team, solo nel mese di maggio, ha assistito al ricovero di 2096 bambini in stato di grave malnutrizione.
Rispetto allo scorso anno il numero di pazienti trattati è due volte superiore. Per questo, come MSF, chiediamo che l’azione umanitaria sia assicurata e che le autorità e tutti gli attori presenti in Nigeria contribuiscano a fornire attività preventive alla popolazione.
#msf#malnutrizione#nigeria
🏳️🌈"Io non posso cambiare chi sono, perché credo in quello che sono"
Abbiamo incontrato Eugene in Grecia nel 2016. Dopo essere stato discriminato per il proprio orientamento sessuale ed essere fuggito dal proprio paese, ha partecipato al suo primo Pride per urlare al mondo l'orgoglio di essere chi è.
La sua storia è solo una delle tante che ascoltiamo da persone LGBTQIA+ che incontriamo nei nostri progetti e alle quali viene ancora negato il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria.
#pride#pridemonth#lgbtqia 🏳️🌈
Che cos’è per te la felicità? Alla fine di questo video c’è una risposta a cui teniamo molto, quella di Angela.
Angela (nome di fantasia per proteggerne l’identità) ha affrontato esperienze talmente disumane, da farle desiderare spesso di morire. Eppure questa è una storia di nascita e rinascita di una donna che è riuscita a rimettere insieme i frantumi della sua esistenza, dopo che era stata distrutta da continue violenze nel suo paese di origine e dalle torture in Libia, mentre cercava di arrivare in Europa. È una storia a cui partecipano Sandra e Carmela, due operatrici MSF, che la aiutano a ricomporre quell’esistenza in frantumi, pezzo dopo pezzo.
Angela è tra le oltre 200 persone sopravvissute a tortura che MSF ha supportato a Palermo negli ultimi 3 anni. Non ci sono stime esatte di quante persone subiscano torture nella rotta migratoria verso l’Europa, ma le testimonianze dei sopravvissuti, le indagini e i rapporti ufficiali delle Nazioni Unite mostrano quanto la violenza estrema sia purtroppo un’esperienza comune a migliaia di persone migranti lungo la rotta mediterranea.
Dal 2021, MSF porta avanti un progetto a Palermo dedicato alla riabilitazione delle persone migranti vittime di tortura, in collaborazione con diversi partner pubblici e del privato sociale (ASP Palermo, PROMISE, CLEDU, Centro Astalli, AOU Policlinico “Giaccone”).
🎥 Guarda il video completo sul canale Youtube di Medici Senza Frontiere Italia e CONDIVIDI!
#tortura#sopravvissuti#Libia#migranti#dirittiumani#msf#Palermo#asilo#rifuguati
“Uccidere un operatore sanitario mentre va a fornire cure mediche vitali ai feriti degli incessanti massacri di Gaza è più che scioccante, è cinico e ripugnante! Questo attacco è un altro brutale esempio del massacro insensato di civili e operatori sanitari palestinesi a Gaza. Stiamo verificando i dettagli di questo orribile evento,” racconta Caroline Seguin, responsabile delle operazioni di MSF in Palestina.
🔴Nella rotta migratoria tra Honduras, Guatemala e Messico, la presenza di intere famiglie con bambine e bambini sotto i cinque anni è aumentata del 36% rispetto al 2022. Ad aumentare è anche la violenza sui diversi percorsi: nel 2023 abbiamo assistito 232 sopravvissut* alla violenza sessuale.
Per le persone migranti, oltre alla fatica fisica ed emotiva, la violenza dell'esperienza migratoria ha un impatto enorme sulla salute mentale.
🗣Chiediamo una migliore gestione della sicurezza e la garanzia di accesso ai servizi essenziali per le tutte persone migranti, senza discriminazioni.
Siamo testimoni in prima persona della crisi globale delle persone rifugiate. Molte costrette, da conflitti, persecuzioni e violenze, ad abbandonare la propria casa.
Il nostro staff fornisce ogni giorno, in tutto il mondo, assistenza medica salvavita e accesso a cure che spesso vengono negate a chi cerca sicurezza.
Oggi, Giornata Mondiale del Rifugiato, vogliamo condividere alcuni dati e fatti su questa crisi umanitaria, in un momento storico in cui il numero di persone sfollate è il più alto mai registrato.
#giornatamondialedelrifugiato#worldrefugeeday#refugees#migrazione