Non c’è patrimonio culturale senza sensibilizzazione ed educazione.
Questa notte, in danno alla Reggia di Caserta patrimonio dell'umanità, si è verificato l'imbrattamento dell'angolo sud est del Palazzo Reale in Piazza Carlo di Borbone che, già da questa mattina, è stato oggetto di pronta ripulitura da parte di una ditta specializzata.
Ritieniamo ciò che è accaduto, come in tanti altri casi, il frutto di una scarsa coscienza verso il patrimonio culturale, visto quasi sempre come "oggetto" rivolto al passato, senza alcun legame con il presente e con il futuro.
Da anni, il ruolo costante della Reggia di Caserta, così come di tante altre instituzioni culturali, è quello di sensibilizzare, facilitare, educare, mettere in contatto, pubblicizzare, gestire il bene in funzione dell’interesse generale.
L'educazione al patrimonio culturale si configura, nel suo operato, come un processo di incentivo al cambiamento culturale, dove il patrimonio stesso viene ereditato, riprodotto e trasmesso di generazione in generazione, quindi, orientato al suo esistere nel futuro.
Il patrimonio culturale è il DNA del territorio e della comunità, elemento educativo all’interno di una comunità di vita, di cultura e di interessi.
Abbiamo, oggi come non mai, bisogno di un impegno pedagogico costante e collettivo in tale direzione, al fine di incrementare la coscienza di ogni soggettività affinchè possa riconoscersi come responsabile di una realtà creatrice e non distruttiva.
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