Erano anni che volevo realizzare una puntata intera con un’unica sequenza, una sorta di presa diretta, il cosiddetto “piano sequenza”. Certo, è una sfida impegnativa, ci vogliono le condizioni giuste. Ma sono sempre stato fiducioso, le persone con cui lavoro hanno un tale livello di professionalità che sentivo fosse a nostra portata di mano. Bisognava solo avere l’occasione giusta, che si è presentata a inizio anno.
Invitato dal Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, a visitare i nuovi cantieri di scavo, dopo anni nei quali non mi era ricapitato andare, ho capito immediatamente che bisognava dedicare un’intera puntata alle nuove scoperte. Entusiasta, ne ho parlato al telefono con Gabriele Cipollitti, il regista con cui da decenni condivido tante avventure televisive. Ed è stato lui a dirmi: “Alberto, ma allora facciamolo qui il piano sequenza...”. Sono rimasto in silenzio per qualche secondo e ho accettato con gioia: finalmente si poteva tentare questo sogno nel cassetto!
E se questo speciale di Meraviglie va in onda stasera alle 21.25 su
@rai1official , lo devo a Gabriele che ci ha creduto e poi ai miei autori e, a seguire, a tutti i miei collaboratori, i dirigenti, il centro di produzione Rai di Napoli che hanno accettato una sfida, sulla carta, quasi impossibile.
Pompei è come uno scrigno di famiglia lasciatoci in eredità: ogni volta che lo apri, scopri un gioiello più bello di quello precedente, con la sua storia che è, in fondo, quella della “nostra” famiglia. Un racconto che ti trasporta per magia in un’epoca perduta.
Pompei ci svela tanto di noi, del modo di vivere degli antichi Romani che, ancora oggi, influenza e caratterizza le nostre vite.
Pompei è tutto. Tutto, tranne che “rovine”.
Vi aspetto questa sera alle 21.25 su Rai1 con lo speciale di Meraviglie dal titolo “Pompei, le nuove scoperte”.
(photo credit Barbara Ledda)