Arianna Izzi

@ariannaizzi

🌍 Racconto storie, bevo vino e gironzolo tra le montagne. 🌱 Responsabile editoriale per @immediaofficial
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A testa in giù. Com'è certe volte la vita. Com'è quella che mi sono scelta, soprattutto ultimamente. A testa in giù. A respirare terra aspra e umida, tra i miei animali preferiti e il silenzio del buio più assordante. A testa in giù. Per camminare nell'acqua gelida di laghetti ipogei senza aver freddo, per scivolare tra fango e stalagmiti imparando che a volte è necessario lasciare andare. Lasciarsi andare. Strisciare sottoterra a testa in giù è bello per prendersi una pausa dal mondo di sopra, dalle regole di sopra. È una pausa obbligata dai pensieri, dalle paure, dalle ansie, dai programmi, dalle cose felici e tristi. Siamo solo io, le persone che mi indicano su quale lato del corpo girarmi per passare da quello o quell'altro pertugio, e la frontale puntata su un mondo che non so descrivere bene quando torno alla luce. Comunque, il rimpianto è quello di non essermi calata in grotta prima, l'obiettivo è quello di rinascere geotritone nella prossima vita, la felicità è aver trovato un luogo in cui potermi sentire bene. Solo, semplicemente, bene.
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7日前
Le orchidee selvatiche sono belle come quei giorni in cui ti svegli presto presto perché ti par giusto così, il calendario segna giugno ma le temperature sono ancora piacevolmente miti, fuori piove una pioggia fine e i prati di alta montagna illuminano come smeraldi. Quel verde lì, quello dei prati tardo primaverili e maceri di pioggia, è il colore preferito di mio nonno. Gliel'ho chiesto più volte, negli anni, convinta che gli avrei scucito risposte diverse. E invece no. Sempre verde. Così oggi mentre passeggiavo sotto la pioggia di un giugno dalle temperature miti alla ricerca della felicità fiorita nei prati lucenti di alta montagna ho cercato di pensare a tante cose diverse e pure di non pensare affatto e invece mi son ripetuta per due ore che vagli a dare torto.
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1か月前
Il 10 maggio è il giorno in cui termino il vecchio giro attorno al Sole e ne comincio uno nuovo. Per celebrare la mia certificabile sopravvivenza, organizzo sempre qualcosa di originale. L'obiettivo è quello di trovarmi in un luogo diverso per ogni 10 maggio, in modo che io non possa mai dire, del mio compleanno, che sia -o sia stato- un giorno come gli altri. Lo scorso anno per esempio ero a Palermo, l'anno prima tra le montagne, quello prima ancora al mare e così via, a ritroso fino al 10 maggio 2012, il primo a Bologna, quando mia madre al telefono mi disse "oggi compi 20 anni, sono gli anni più belli, goditeli" e io pensai che sì, che ero davvero felice di avere vent'anni ma che cascasse il mondo avrei goduto pure di tutti quelli a venire. E quindi torniamo a oggi. Scrivo questi appunti da Valencia, più precisamente da casa di Anna. Quando un paio di anni fa occupazione e guerra hanno raggiunto la sua casa, lei ha raggiunto la mia e ci ha portato dentro un sacco di cose che un giorno, poi, ci sarà tempo per dire. Ora vive in Spagna, sta per diventare madre e perciò io divento zia del suo primo figlio. Non ho molto altro da dire se non che l'augurio che mi faccio quest'anno, e che faccio anche a voi, è quello di reagire alle pagine terribili del mondo per farne eccentrici e spavaldissimi, incredibili e inaspettati origami di fiori e di vita. Vi dedico un sacco di brindisi, certezza dei miei 10 maggio e non solo. Auguri🌸
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1か月前
I semi delle orchidee sono minuscoli, così minuscoli da non contenere nutrimenti. Fosse solo per loro, quindi, difficilmente riuscirebbero ad avere le forze necessarie per diventare tra le piante e i fiori più belli al mondo. Quando cadono a terra, perciò, devono avere fortuna. La fortuna delle orchidee è quella di incontrare funghi: organismi che dominano il mondo da milioni di anni e che probabilmente noi non capiremo mai fino in fondo. Sintetizzando, i funghi danno alle orchidee gli zuccheri necessari per crescere e, di rimando, le orchidee colorano il mondo. Non vi sembra che la stessa cosa possa accadere anche a noi? Atterrare nel posto giusto, avere vicino le persone giuste - dico. Talvolta sta tutto lì, dove finiamo per caso o per scelta. Bisogna imparare a riconoscere. In foto, le orchidee selvatiche trovate ieri. Per caso e per scelta, in compagnia delle persone giuste.
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1か月前
Il 25 aprile è la mia giornata preferita dell'anno. Credo sia perché di dare per scontato le cose importanti non mi è mai riuscito bene, e poi perché a me la libertà e i diritti piacciono proprio tanto. Almeno quanto le montagne, o le montagne al tramonto, o le montagne al tramonto in primavera, o le montagne al tramonto in primavera mentre le respiro con calma, in silenzio, di fronte al lago di casa e con Nebbia. Non siamo persone libere, siamo persone liberate.⚘️
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2か月前
In due anni e mezzo di lavoro per Geopop ho imparato tante cose. La più importante, che mi piace pensare di aver ricevuto più come dono che come insegnamento, è arrivata quando ho comunicato loro che sarei andata via, che avrei preso un nuovo sentiero professionale. L'affetto, la vicinanza, le parole, gli auguri e la gentilezza che ho ricevuto da ognuna delle meravigliose persone che compongono il team, sono ciò che mi porterò dietro con maggior cura di questo tempo condiviso. Talvolta la decisione di lasciare un lavoro arriva dopo tanto soffrire, magari in un luogo che non sentiamo più appartenerci, somigliarci o comprenderci. Grazie a @geopop invece, ho potuto provare sulla mia pelle quanto sia sano e auspicabile lasciare un lavoro amato e fortemente voluto e andare incontro al futuro sapendo di avere comunque il sostegno di persone che stimo, che restano, che continuerò a voler tenere accanto. Ho deciso di cominciare una nuova avventura perché celebrare tutte le belle occasioni della vita è la mia natura e amo profondamente ciò che mi troverò a raccontare. Con questa foto, ricordo di una giornata speciale e che, in qualche modo, soprattutto oggi, mi sta particolarmente a cuore, mi prendo questo tempo per cucire con le parole il bene sul bene. Grazie ad @andreamoccia , @il_dena_ , @alessandro.beloli , @gandellistefano , @mariucc8 , @gabrielelauria_ , @andre_torchitti , @lagayette_ , @filippo_bonaventura e tutte le persone che fanno parte del team: vi voglio sinceramente molto bene, siete davvero tanto in gamba e mi troverete sempre a fare il tifo per voi.
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2か月前
Sei mesi, diciamo. Giorno più, giorno meno. Trenta chili, tanta testardaggine, tante ossa raccattate in giro, poche le regole imposte e ancor meno quelle scoperte necessarie. Tanta impeccabile anarchia e ancor più fiera libertà. A parte la questione ossa, in effetti, sei parte di un branco che ti somiglia più di quanto pensi, cagnone. Il mio mondo prima di te era proprio una bozza incompleta. ps: prima o poi avremo pure due pecore a cui badare tra i monti, senti a me. ricchezza vera.
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5か月前
Ho perso l'arte di fare grandi discorsi, ma un pensiero su questo duemilaventitrè mi tocca perché è stato un anno tremendamente importante e voglio ricordarmene per bene quando lo rileggerò. Innanzitutto, è stato l'anno in cui ho imparato a stare lontana lontanissima dagli ambienti e delle persone che non fanno fiorire nulla e ingialliscono e ingialliscono senza fine, a seccare lentamente. Di rimando, col tempo che ci ho guadagnato, è successo che ho imparato a guidare nel deserto, a restituire l'oceano alle pulcinelle di mare, a cambiare idea mille volte sul futuro e a cucinare i miei primi gnocchi col sugo. Ho trascorso tutto il tempo che ho ritenuto opportuno con le persone a cui voglio bene, insieme a tutte le mie famiglie adottive, e capito che me ne serve ancora moltissimo perché le persone a cui voglio bene in maniera viscerale sono tante e tanto belle. Nel frattempo, c'è stato pure da togliere un sacco di fango da case sconosciute e di fare qualcosa per la prima volta tante volte. La foto è un autoscatto durante l'aurora boreale. Tecnicamente molto rivedibile, come tanto altro di quest'anno. Non so se potrà pensarci il duemilaventiquattro, a sistemare il fuoco, ma me ne curo così poco. Che sotto quel cielo ero tanto felice e fiera di me, e questo importa che mi ricordi.
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6か月前
Oggi è la giornata dedicata alle montagne. Qualche tempo fa, riflettendo su cosa sia la montagna per me, pensavo che molte delle persone che conosco hanno conosciuto la montagna da adulte, magari in vacanza. Le si sono avvicinate per caso, fortuna, per cercare un senso, ritrovare sé stesse. Spesso se ne sono innamorate follemente, ne hanno intravisto le possibilità, i rischi. Poi, che molte delle persone che conosco quando vanno in montagna lo fanno in particolari momenti dell'anno, per sciare, correre, arrampicare, fotografare, cercare cose. Molte delle persone che conosco, in definitiva, vanno in montagna. Ed è molto bello che sia così. Nel verbo "andare", tuttavia, sta ciò che non riesco a spiegare quando mi viene chiesto cos'è, per me, la montagna. La differenza, se vogliamo, è tutta qua: io in montagna non ci vado. Semplicemente ci torno. Torno al punto zero. Da questa madre severa che non ho scelto, che non so se avrei mai scelto ma che mi tiene legata alle viscere da sempre, le sue alle mie, in una morsa stretta che è respiro e vita. Ho provato a raccontarlo centomila volte cos'è la montagna per me, senza riuscirci. Ecco. È tornare. Grazie a @fede.asio , @roberta.latini.779 , @ang95the_real , papà Nicola, nebbia e tutte le persone che condividono sempre le montagne con me.
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6か月前
"Fare una vita, una vera vita. Una vita in cui sei tu, una vita in cui ti riconosci." Lo scriveva Tiziano Terzani, che a me sinceramente continua sempre a mettere in soggezione. Oggi, mentre ne rileggevo qualche pagina, pensavo che io mi riconosco quando ho gli scarponi ai piedi, quando le persone che mi stanno attorno mi fanno sentire compresa e quando mi trovo a Bologna o nel deserto del Wadi Rum con la mia famiglia giordana. Mi riconosco quando al mio lavoro viene dato il valore che so che ha, e quando posso scrivere di ciò che più amo. Mi riconosco quando sono entusiasta e felice, perché per tanto tempo lo sono stata, entusiasta e felice. Mi riconosco quando altre persone mi ricordano che non c'è tempo per stare zitte e per stare male, non essere sola a pensarlo. Quando pure se certe giornate, certi periodi, certi mesi ma facciamo pure anni mi sembrano essere stati nel complesso uno sfacelo, a ben vedere c'è tutto un seminare e germogliare di sovescio che nutre, che nutre. Una vita in cui mi riconosco, poi, è certamente una vita vista Gran Sasso.
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7か月前
L'11 febbraio 1917, Antonio Gramsci pubblicò questo testo nel giornale "La città futura". Si intitola "Indifferenti" e ricordo che quando lo trovai su un libro di scuola mi colpì così tanto che, qualche tempo dopo, diventò l'ultima pagina della mia tesina di maturità dedicata alla Resistenza. Al testo di Gramsci penso spesso, soprattutto ultimamente, quando sul genocidio in corso in Palestina molti e molte chiosano: "io non commento, non sto dalla parte di nessuno, per me sbagliano tutti". Cosa temete, nello specifico? Sappiate che si può dimostrare vicinanza al popolo palestinese senza essere per forza antisemiti. Si può volere la libertà per una popolazione oppressa da decenni e, contemporaneamente, non giustificare le azioni di Hamas. Che non vuol dire essere allo stadio, a tifare perchè l'una o l'altra squadra prevalga. Vuol dire, semplicemente, non volersi arrendere alle disumanità. Tra queste, per inciso, c'è l'indifferenza, per me per sempre la peggiore.
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8か月前
Ha cambiato tre nomi, rovesciato piante e fiori con buona pace, si fa per dire, di mamma Luciana. Ripudiato una comoda cuccia e preferito fin da subito la scatola di cartone su cui papà Nicola, dopo aver pronunciato il più effimero dei no agli animali in casa, si è affrettato a scrivere a pennarello "Nebbia", come a sancirne subito l'indissolubile proprietà. Odiato il guinzaglio, da pastore abruzzese anarchico nato nel bosco chissà di preciso quando, e camminato per ben otto chilometri lamentandosi solo quando abbiamo provato a portarlo un po' in braccio. È arrivato a casa facendo capolino dal cestino della bicicletta di mio fratello Christian, e sul documento si è concordato perché il compleanno cada ogni primo luglio. Io quel giorno non ricordo nemmeno di preciso dove fossi, e penso sia buffo non sapere quando è cominciata ad accadermi una cosa tanto bella. Anche qui, posso d'ora in poi non pensare a quante cose belle hanno già preso il via e io lo scoprirò solo tra un po'? E certo che potrebbe valere anche per le cose brutte ma, signori e signore, teniamoci un po' di magia e positivo romanticismo, suvvia.
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9か月前