Ecce Homo. Il volto del Dio Figlio. La storia del Figlio è una “vicenda filiale”, una “parola fatta carne”, un volto che è il miracolo della vita che nasce e cresce, sorride e piange, tocca eaccarezza, soffre e risorge. Gesù balbetta le nostre parole umane, perché esse diventino il “sillabario” della parola di Dio. Quanta strada ha fatto quella “parola filiale” prima che il figlio di Maria diventasse la Sapienza della vita! Ha imparato da noi i linguaggi umani per trasfor-
mare la lingua del padre e della madre nelle parabole di Dio. Nel figlio Gesù, non solo la Parola si fa carne, ma la Carne si fa parola, il Figlio diventa sguardo, invocazione, supplica, tenerezza, misericordia, giudizio, perdono, compagnia, illuminazione, chiamata, affidamento, obbedienza. E si consegna nelle mani del Padre e nelle braccia nostre. Non possiamo fare solo una “cristologia” del Verbo, ma dobbiamo scrivere una “cristo-
logia” del Figlio. Perché non soltanto il Verbo parla, ma anche la Carne si esprime: questa dona, tocca, consola, guarisce, sprona, cammina a fianco, diventa prossimo delle storie degli uomini e delle donne di oggi.
Padre Franco Giulio Brambilla
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