Il chierico, il medico, il santo. Guarire con l’immaginazione nella Napoli di età moderna. Intervista a Stefano Daniele.
Giovedì 27 Giugno ore 19:30: Simona Ferrara dialoga insieme a Stefano Daniele, dottore di ricerca in Filosofia e Storia nell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", partendo dal suo ultimo saggio, Il chierico, il medico, il santo. Guarire con l’immaginazione nella Napoli di età moderna, pubblicato dalla Società editrice il Mulino (2024).
Il loquace titolo conduce subito il lettore dinanzi al tema del libro, vale a dire, quello dell’immaginazione e del suo rapporto con la guarigione: un tema tanto affascinante, quanto complesso, giacché oggetto di una ricca stratificazione secolare di significati.
Link al libro: https://www.classicult.it/il-chierico-il-medico-il-santo-guarire-con-limmaginazione-nella-napoli-di-eta-moderna/
Ogni anno, l'inizio dell'estate a Bologna segna l'arrivo di un evento atteso dagli amanti del cinema di tutto il mondo: Il Cinema Ritrovato. Organizzato dalla Cineteca di Bologna, questo festival unico nel suo genere celebra il cinema del passato, restaurato e riportato alla luce per nuove generazioni di spettatori. L'edizione del 2024, svoltasi dal 22 giugno al 30 giugno, ha confermato ancora una volta l'importanza e la magia di questa manifestazione.
L'edizione 2024 del Cinema Ritrovato ha confermato ancora una volta l'importanza di preservare e celebrare la storia del cinema. Attraverso proiezioni di film restaurati, omaggi ai grandi maestri e discussioni sulle nuove frontiere del restauro, il festival ha offerto un ricco programma che ha affascinato e ispirato il pubblico. In un'epoca di cambiamenti tecnologici e culturali, Il Cinema Ritrovato continua a rappresentare un faro di memoria e innovazione, ricordandoci il potere eterno delle immagini in movimento.
Leggi su ClassiCult [Sabrina Monno]: https://www.classicult.it/cinema-ritrovato-2024-un-viaggio-nella-memoria-cinematografica/
1) 2) 3) 4) 5) Foto di Margherita Caprilli e Lorenzo Burlando 6) Foto di Sabrina Monno.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, un momento particolarissimo fu quello caratterizzato dalla confusione generatasi in seguito al proclama di Armistizio dell’8 Settembre 1943, col quale il nostro Paese passò dalla parte degli Alleati, i militari italiani si ritrovarono allo sbando, abbandonati al proprio destino e in balia delle ritorsioni delle truppe tedesche. Non tutti sanno che la prima e vera ribellione fu al Sud, più precisamente a Napoli. L’insurrezione popolare sfociò nelle famose “Quattro Giornate” di Napoli, tra il 27 e il 30 Settembre 1943, durante le quali, in uno slancio impetuoso, i diversi quartieri e ceti sociali mirarono a imporre l’uscita dei tedeschi da Napoli e ad agevolare l’ingresso delle truppe alleate.
È questa la storia che Vincenza Alfano ci racconta nel romanzo La guerra non torna di notte, edito da Solferino, dando voce a sua nonna Vincenzina, detta Cenzina, tanto bella quanto devastata dalla guerra dentro che divampa in lei, con la stessa violenza con cui le bombe esplodono sul suolo napoletano.
Leggi su ClassiCult [Cristina Stabile]: https://www.classicult.it/la-guerra-non-torna-di-notte-voci-di-resistenza/
Il romanzo La guerra non torna di notte, di Vincenza Alfano, è edito da Solferino Libri (2023) nella collana Narratori. Foto di Cristina Stabile.
Vampyr. Storia naturale della resurrezione. Intervista a Francesco Paolo De Ceglia.
Giovedì 4 Luglio ore 19:30: Stefano Daniele e Simona Ferrara dialogano insieme a Francesco Paolo De Ceglia, professore di Storia della Scienza presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", partendo dal suo ultimo saggio, Vampyr. Storia naturale della risurrezione, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023).
Un libro che è esso stesso una camera delle meraviglie, infestata da fantasmi, lupi mannari, vampiri. Sono queste, difatti, le creature immaginifiche oggetto dell’epistemologia dell’inesistente tentata dall’autore; sono questi i protagonisti di una storia della mostruosità che, attraverso un gioco di specchi, parla dell’uomo e delle sue paure.
La diretta sarà ospitata sulla pagina Facebook di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale YouTube di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale Instagram di ClassiCult, sui canale LinkedIn di ClassiCult, sul canale Twitch della Wunderkammer.
Link alla scheda del libro: https://www.classicult.it/vampyr-storia-naturale-della-resurrezione/
Dario Bellezza è stato «il miglior poeta della sua generazione», come ebbe a dire Pasolini. Ma è stato anche di più: l’icona di una Roma oscura, perduta, quella tra gli anni Sessanta e Ottanta. E il trait d’union tra i più grandi nomi della letteratura e i derelitti, gli ultimi, i ragazzi che gravitavano alla Stazione Termini o sotto il Ponte Garibaldi. Alla vita di questo poeta irregolare, controverso, folgorante è dedicato il documentario Bellezza, addio (2023) di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese.
BELLEZZA, ADDIO è una produzione Zivago Film e Luce Cinecittà in esclusiva su Sky Arte sabato 29 giugno alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand.
Leggi su ClassiCult [Stefano Savella]: https://www.classicult.it/bellezza-addio-un-documentario-di-carmen-giardina-e-massimiliano-palmese/
Gallery con foto di Dino Ignani. 2) Giuseppe Garrera; 3) Barbara Alberti; 4) Elio Pecora, 5) Renzo Paris; 6) Maurizio Gregorini.
L’età fragile di Donatella di Pietrantonio, già vincitore del Premio Strega Giovani e ancora in lizza per la vittoria della LXXVIII edizione del Premio, fin dalle premesse strizza l’occhio a quella categoria di lettori giovani adulti in cerca di una rappresentazione generazionale in letteratura.
Con una scrittura asciutta, essenziale, quasi terrosa come i luoghi che la vicenda esplora, la campagna, il bosco, la montagna, il racconto si carica di un’atmosfera che attrae e che assicura quantomeno una scorrevolezza tale da costringere il lettore a divorare le pagine l’una dopo l’altra e tutte d’un fiato.
Leggi su ClassiCult [Francesca Barracca]: https://
www.classicult.it/l-eta-fragile-di-donatella-di-pietrantonio-i-silenzi-delle-generazioni/
Video di Francesca Barracca.
Scavate nella roccia di una collina, all’interno intere famiglie e alcuni oggetti funebri: così si presentano le tombe ritrovate tra febbraio e marzo 2024 dalla missione congiunta italo-egiziana EIMAWA (Egyptian-Italian Mission At West Aswan) sulla sponda occidentale di Assuan, nell’area circostante il Mausoleo dell'Aga Khan. È in questa zona infatti che dal 2019 gli archeologi stanno scavando e dove hanno già individuato 400 tombe che risalgono al periodo compreso tra il VI secolo a.C. e il II secolo d.C.
Una particolarità di quest’ultimo ritrovamento è però nel tipo di sepoltura: le tombe infatti si trovano su più di dieci livelli di terrazzamenti, un fatto unico in Egitto. In pratica, tutto il profilo della collina si presentava costellato da tombe scavate nella roccia che all’epoca dovevano creare un grande effetto scenografico, soprattutto durante le feste, quando si pensa, sulla base delle lanterne in terracotta ritrovate durante gli scavi, venissero illuminate.
Leggi su ClassiCult: https://www.classicult.it/tombe-di-epoca-greco-romana-dallarea-circostante-il-mausoleo-dellaga-khan-assuan/
Foto dall'Ufficio Stampa Università degli Studi di Milano - Direzione Comunicazione ed Eventi Istituzionali.
L’età fragile di Donatella di Pietrantonio, già vincitore del Premio Strega Giovani e ancora in lizza per la vittoria della LXXVIII edizione del Premio, fin dalle premesse strizza l’occhio a quella categoria di lettori giovani adulti in cerca di una rappresentazione generazionale in letteratura.
Con una scrittura asciutta, essenziale, quasi terrosa come i luoghi che la vicenda esplora, la campagna, il bosco, la montagna, il racconto si carica di un’atmosfera che attrae e che assicura quantomeno una scorrevolezza tale da costringere il lettore a divorare le pagine l’una dopo l’altra e tutte d’un fiato.
Leggi su ClassiCult [Francesca Barracca]: https://www.classicult.it/l-eta-fragile-di-donatella-di-pietrantonio-i-silenzi-delle-generazioni/
La copertina del romanzo L'età fragile, di Donatella Di Pietrantonio, pubblicato da Giulio Einaudi editore (2023) nella collana Supercoralli. Foto di Francesca Barracca.
🇮🇹 Rapa Nui, anche nota come Isola di Pasqua è spesso presa come esempio principe di ecosistema nel quale l'uomo esaurisce tutte le risorse disponibili, che siano forestali, dal mare, dalla terra. A rendere popolare questa visione ci sono libri come Collasso (2005) di Jared Diamond, film e innumerevoli documentari.
Questa dell'esaurimento delle risorse e del conseguente crollo demografico a Rapa Nui è una narrazione che sta venendo man mano scalfita da nuove scoperte e analisi: un nuovo studio, appena pubblicato su Science Advances, la mette definitivamente in dubbio, prendendone in esame i giardini rocciosi.
Leggi su ClassiCult [Giuseppe Fraccalvieri]: https://www.classicult.it/a-rapa-nui-esaurirono-davvero-le-risorse/
🇬🇧A new study challenges this narrative of ecocide, saying that Rapa Nui’s population never spiraled to unsustainable levels. Instead, the settlers found ways to cope with the island’s severe limits, and maintained a small, stable population for centuries. The evidence: a newly sophisticated inventory of ingenious “rock gardens” where the islanders raised highly nutritious sweet potatoes, a staple of their diet. The gardens covered only enough area to support a few thousand people, say the researchers. The study was just published in the journal Science Advances.
Read more on ClassiCult: https://www.classicult.it/en/study-challenges-popular-idea-that-people-in-rapa-nui-committed-ecocide/
1) Photo by Stephanie Morcinek; 2) So-called rock gardens were key to feeding the population of Rapa Nui, today commonly known as Easter Island. Robert DiNapoli, coauthor of a new study on the gardens, inspects one. Photo by Carl Lipo.