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🔍Durante i recenti lavori di
#ripulitura delle “Grotte a finte rovine” della Villa Floridiana, sono avvenute importanti
#scoperte archeologiche.
🔍 Le grotte, risalenti al XIX secolo, sono state oggetto del progetto di ricerca NesIS (Neapolis Information System) che punta a realizzare la carta archeologica dei quartieri dell’area occidentale di Napoli e mirano a verificare la presenza di preesistenze di epoca romana nell’area, a cura dei professori Marco Giglio e Gianluca Soricelli, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e con la partecipazione di studenti dell’Università di Napoli L'Orientale.
🔍 I lavori di pulizia delle superfici murarie, finalizzati alla preparazione dell’area per il rilievo mediante laser scanner, hanno portato alla scoperta di due distinte fasi edilizie: la prima risalente al I secolo d.C., con il rinvenimento di una serie di pilastri in opera vittata con blocchetti tufacei. Alla base di uno di questi pilastri è stato rinvenuto un lacerto di rivestimento in
#cocciopesto .
🔍 Alla fase successiva, quando le strutture più antiche sono integrate in una sorta di finto rudere, appartengono i raddoppi dei pilastri, realizzati con blocchetti di tufo, nonché il rivestimento in pietra lavica e intonaco in finta opera reticolata.
🔍 Nella fase conclusiva dell’intervento, inoltre, sono state individuate porzioni del rivestimento ottocentesco in pietra lavica. Le attività di pulizia hanno anche restituito frammenti di materiale ceramico (cosiddetta sigillata africana, anfore ecc.).
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🔗 https://www.beniculturali.it/comunicato/26053
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