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#vistidavoi Cosa fanno i visitatori nelle nostre sale? Ammirano i contrasti e i chiaroscuri creati dalla luce veneziana sui nostri originali greci in sala 4🙂 Ringraziamo @lesombres_blanches per questo scatto, che ritrae alcune statue femminili che un tempo facevano bella mostra di sé nelle collezioni Grimani e Contarini. Studiate già alla fine dell’Ottocento dal grande archeologo tedesco Adolf Furtwängler, si tratta di dieci statue votive, derivate tra 420 e 360 a.C. da statue di culto di grandi maestri e realizzate spesso nella loro medesima cerchia artistica. Non è stato localizzato con certezza il santuario, dedicato alle dee Demetra e Kore, o Persefone, tra i cui resti le sculture furono rinvenute nel sedicesimo secolo. È però piuttosto probabile che possa trattarsi di un santuario cretese, visto il ruolo svolto da Creta nell’approvvigionamento del mercato antiquario veneziano, almeno fino alla conquista turca dell’isola nella seconda metà del Seicento. #museoarcheologicovenezia #venezia #venice #archeologia
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21時間前
#matroneinfluencer L’iconografia delle cosiddette “dame flavie” è particolarmente famosa per l’appariscenza delle loro acconciature, tuttavia le donne della dinastia dei Flavi (69-96 d. C.), ad eccezione di Domizia Longina, mantennero un profilo piuttosto riservato, tanto da essere definite “invisibili” dagli storici. L’hairstyle delle matrone di età flavia viene definito “alla Giulia di Tito” (la figlia avuta dall’imperatore con la prima moglie Arrecina Tertulla) e non passò di moda neanche sotto il regno di Traiano (98-117 d.C.). Ciò che maggiormente caratterizza questa pettinatura è una barocca montagna di ricci, perlopiù un toupet collocato sopra la fronte come un diadema, a fare sembrare più alta la figura femminile. Questi capelli posticci venivano arricciati con il “calamistrum” (un tubicino di ferro arroventato) mentre i capelli naturali venivano divisi in più trecce. Le “ornatrices” cucivano le trecce usando un ago crinale e formavano uno chignon a ciambella, come nel caso del busto femminile esposto nella nostra Sala X, oppure elicoidale, come quello attualmente esposto a Palazzo Grimani. Entrambi i ritratti sono di tipo privato, ovvero attribuiti a donne comuni, e testimoniano quanto lo stile delle mogli dei Flavi abbia influenzato le matrone romane dell’epoca. Gli archeologi ritengono queste capigliature un vero e proprio elemento datante e, quindi, si può dire che sono loro a restituire alle “dame flavie” tutta la loro visibilità! Leggi sul Blog del Museo, l’approfondimento di @scacchiere_storico : link in bio 😉 #museoarcheologicovenezia #storiaromana #imperoromano #donna #dameflavie #roma #domizialongina #Tito #hairstyling #flavi #hairstyle #toupet #archeologia
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8日前
#ercole Ercole vs Toro Scatenato (di Creta)🐃 Per la settima fatica, Euristeo si accertò che la carta d’identità di Ercole fosse valida per l’espatrio e lo inviò a Creta dal re Minosse. Dovete sapere che il dio Poseidone aveva donato un meraviglioso toro bianco a Minosse affinché gli venisse sacrificato. Minosse, in modalità Gollum, pensò fosse uno spreco uccidere un così bel toro e lo lasciò libero tra le sue mandrie, dopo aver sacrificato a Poseidone un altro animale. Poseidone non apprezzò il gesto: con l’aiuto della dea Afrodite fece impazzire la moglie di Minosse, Pasifae, che si innamorò del toro, e poi rese il toro stesso furioso e indomabile, tanto che iniziò a seminare terrore e distruzione sputando fiamme dalle narici. Ercole non si scompose di fronte alla bestia, riuscì a catturare il toro vivo e a trascinarlo fino a Micene. Euristeo avrebbe voluto sacrificarlo alla dea Era ma lei, che odiava Ercole, reputò che fosse un’offerta da poter rifiutate. E quindi? La bestia venne lasciata di nuovo libera finché arrivò a Maratona, venne catturata da un altro eroe, Teseo, e sacrificato ad Apollo. 📸Statere in argento, quarto secolo a.C., proveniente dalla città di Thurium, nell’attuale Calabria. Raffigura un toro “cozzante”, cioè in atto di caricare. Thurium, fondata da coloni ateniesi nel 446 a.C., era situata nelle vicinanze di Sybarys, l’odierna Sibari, e con questa città condivideva l’emblema del toro. Il toro alludeva alla risorsa economica principale della zona: l'allevamento. Inoltre il toro era simbolo di fecondità, quindi icona di una città prospera. Sul significato del toro delle monete di Thurium c’è un’altra ipotesi: Thurium fu fondata presso una fonte chiamata Thuria, che di fatto diede il nome alla città, ed essa veniva rappresentata come un toro. #museoarcheologicovenezia #venezia #venice #archeologia #mitologia #toro
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11日前
"Arte tra luce ed ombra"💙 Il Palazzo Altemps, edificio storico progettato nel XV sec., ospita una delle quattro sedi del @museonazionaleromano e conserva una importante collezione di sculture greche e romane appartenute, fra il XVI e il XVII secolo, a differenti famiglie della nobiltà romana. Dettaglio del cortile interno. Buongiorno 3 Foto, 3 nella composizione originale, Palazzo Altemps, Rome Italy #roma #rome #photo #italy #love #life #art #instagram #instagood #instadaily #europe #italia #beautifuldestinations #picoftheday #dream #streets #fujifollowme #beauty #landscapephotography #travelphotography #arte #photo #architecture #sculpture #igersitalia #travel #photography #art #museum #street
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7日前
#monetasonante 🪙 Ecco la moneta uscita sconfitta dalla quinta sfida. Grazie a tutti coloro che hanno votato! Parliamo di una dracma d’argento coniata dalla zecca di Pharos, situata sull’attuale isola croata di Lesina. Il nome replica quello della più celebre isola delle Cicladi perché da lì provenivano i fondatori greci della colonia all’inizio del quarto secolo a.C.. La capra raffigurata sul rovescio richiama lo stretto rapporto tra uomo e natura, con l’animale qui inteso soprattutto come fonte di sostentamento. Il collegamento con l’immagine di Zeus presente sul dritto invece ha a che fare con il culto e con il mito: il Re dell’Olimpo infatti è stato nutrito in giovane età proprio da una capra di nome Amaltea. 📷 Zecca di Pharos (o Lesina), IV sec. a.C., N. inv. 8759 #museoarcheologicovenezia #venezia #venice #numismatica #archeologia #coloniegreche
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17日前
| “The Outsiders” wins Best Musical at the Tony Awards. Taken at The Outsiders House and Museum. 6/16/24. To be at the place where it (sort of) began is a surreal experience. . . . #theoutsiders #theoutsidersmusical #theoutsidersmusicalonbroadway #broadway #tonyawards #bestmusical #greasers #socs #staygold #tulsa #tulsaoklahoma #tulsaphotographer #tulsaphotography #tulsatime #oklahoma #oklahomaphotographer #oklahomaphotography #sehintontheoutsiders #sehintonrules #staygoldponyboy
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16日前
#vistidavoi “Sono Faustina, figlia di un imperatore, moglie di un imperatore, madre di un imperatore” Cosa fanno i nostri visitatori nelle sale? Si aggirano tra di esse e si lasciano travolgere dalle sensazioni che le nostre opere sono in grado di trasmettere. Ringraziamo @curious_captured_mj per averci donato le foto che ha scattato ad alcuni ritratti, definendoli “ almost human busts”. Così abbiamo avuto un’idea: far rivivere alcuni di loro per ascoltare cos’hanno da dirci. “Il mio nome completo è Anna Galeria Faustina, ma probabilmente mi conoscerete come Faustina minore. Sono la donna più importante dell’impero: mio padre, Antonino Pio, mi ha dato in moglie a Marco Aurelio, un uomo colto. Abbiamo avuto 13 figli, tra cui Commodo, il futuro imperatore. So già che cosa state pensando, che la mia è la solita storia di una donna ricordata solo in quanto moglie e madre di altri uomini, ma, prima di giudicarmi, ricordate che voi vivete in altri tempi. Ai miei è tutto diverso ed il modello da seguire è quello dettato dal mos maiorum...anche se devo dire che ne è passata di acqua sotto i ponti di Roma dai tempi di Catone: spesso seguo Marco fino ai confini dell’Impero, dove è impegnato in lunghe e difficili guerre. Così sono stata nominata mater castrorum, madre degli accampamenti militari. E poi - forse voi non lo sapete - noi imperatrici siamo vere e proprie icone di stile. Io sono particolarmente orgogliosa della mia acconciatura. Per replicarla dividete i capelli in due parti, con una scriminatura al centro della testa, e poi in più ciocche. Fatto ciò, attorcigliate tutto in una crocchia. Mia madre la fa alla sommità del capo, ma così sembra quasi un turbante...io la preferisco dietro la nuca. Ho parlato con delle altre statue e mi hanno detto che in futuro, nel Rinascimento (ma cosa sarà mai?), tornerà di moda, ed a me piace vantarmene. Adesso devo lasciarvi. Vi prego di portare il mio saluto a mio marito, ci sono due suoi ritratti in museo. Se vi aggrada, portate i miei ossequi anche alla mia amata madre, Faustina maggiore: un suo ritratto è al @museopalazzogrimani ”. #museoarcheologicovenezia #venezia #venice #ritrattiromani #archeologia
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21日前