è senza dubbio l’ essere più spaventoso e terrificante abbia mai visto. Indomito, non un capillare di paura nei suoi gesti, in tutto ciò che attraversa il suo cervello. In sti occhi c’ ha il buio, esotici, angusti tagliano come katane. Se capita per sbaglio che la traiettoria di quei fari d’ ombra mi incontri come sventurato ostacolo, incrementa pericolosamente la percentuale di probabilità che lo stomaco collassi esplosivamente, insieme alla testa del resto.
Fa paura e non ha paura. È un problema insormontabile perché non è certo sua la preoccupazione di evitare il contatto.
No, non gliene frega niente. Nel frattempo io sento lancinante la pressione dei denti del lupo che non morde.
Porca puttana, ho la pelle d’ oca.
Vorrei urlarglielo di crepare, di designare un’ altra vittima.
Mi sento stupida, magari sto dando voce alle manie di protagonismo più capricciose; ma lui ce l’ ha con me più di tutti e sento che lo so, ancor di più che lui lo sa.
Vorrei dirglielo che il terrore alla fine è un sentimento sopravvalutato, già sentito, già visto, già inutilmente esercitato.
Che non è poi forte come crede, ma che sono solo io
che lo amo.
artivismo.
un’ immagine più di tante parole è in grado di denunciare situazioni di degrado e disattenzione delle istituzioni. Insieme per dare dei volti alle nostre rivendicazioni, insieme per dare la voce a napoli, la città negata.
@civico7liberato
ne “La incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata” di Marqez, La incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata è l’ ultima storia della raccolta.
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