Serena Bortone

Strega Time @premiostrega #premiostrega

Marotta Mondolfo è un mare senza spazio e un borgo senza tempo. L’Adriatico può essere liberatorio, come sa essere solo il mare, quando non ha limiti. Sono stata felice di scoprire questi luoghi grazie al mio adorato @marinobartoletti (che sa imprimere grazia e profondità a qualsiasi cosa faccia), al sindaco @1nicobarbieri e al consigliere delegato alla cultura @even_76 E grazie alle Marche, terra fiera, calorosa e piena d’arte. Oggi martedì sarò ad Ascoli Piceno, domani Vasto!

Inizia un nuovo mese in giro per l’Italia (mi sento un po’ come quei viaggiatori sentimentali di fine ‘700). Qui eravamo a Bassano del Grappa, ospiti delle mitiche sorelle Manfrotto, che hanno una delle più belle librerie italiane. La rassegna è Resistere (“chi parla di vittorie? Resistere oggi è tutto” - Rilke). Mi ha intervistata una meravigliosa @silvia_nucini che ne ha tratto un podcast che trovate su @choramedia . Nella prima foto, fendiamo la folla insieme a Lavinia. Ps è stato un firmacopie particolarmente emozionante, ci siamo scambiati storie, conoscenze, emozioni.

Ieri, nella notte di Benevento, nella piazza piena di sorelle e fratelli, con la certezza che le Streghe sono dalla nostra parte. Grazie alle magnifiche libraie della super trendy @ubikliberitutti_libreria_ , a @bct_beneventocinemaetv E grazie anche a @furkanpalali perché la Turchia è sempre nel mio ❤️ #atevicinocosìdolce @rizzolilibri

Ho sempre adorato le sorprese. Ma quando sono come quella che vedete nelle foto e nei video ti rendono davvero felice. Ieri sera, al termine della presentazione di « A te vicino così dolce », nella magnifica piazza di Veroli, è risuonata a tutto volume « Girl just want to have fun » di Cindy Lauper e, nella durata della canzone, il parroco Don Dino, appena comparso, ha iniziato e completato il mio ritratto. Un genio. Grazie ❤️ @rizzolilibri @don_dino_mazzoli #atevicinocosìdolce

Una celebre battuta di Woody Allen recita: “Quando ascolto Wagner mi viene voglia di invadere la Polonia”. Così, talvolta, quando assisto ad un concerto, penso alle voglie che le note mi suscitano. La Settima è forse la sinfonia di Beethoven che amo di più. Amo la folgorante varietà di ritmi e suoni, una certa incatalogabilità, la frenesia del rincorrersi finale, ma soprattutto l’affondare maestoso ma non pesante del secondo movimento, che contiene qualcosa del dover essere descritto da Kundera (anche se lì era riferito agli ultimi quartetti). Così, quando ascolto la Settima penso: vorrei buttarmi in un fiume ghiacciato, correre urlando in un prato, ballare in discoteca fino all’alba, affondare in una gigantesca torta di panna, penso a tutte le cose voluttuose e inutili che rendono la vita preziosa. E poi penso alla bellezza dell’impegno, alla forza costante del cambiamento. Penso a una frase di Leopardi: “Odio la vile prudenza che ci agghiaccia e lega” e che, in definitiva, ci rende infelici. E poi penso alla “cura Ludovico” di Arancia Meccanica, e a quanto sia necessario, sempre, il libero arbitrio. Ps esecuzione totalizzante di Daniele Gatti all’ @accademiadisantacecilia . Ho ascoltato tutte le note, si sentivano tutte le note e anche di più. Fenomenale.

Grazie Catanzaro! Grazie Corigliano Rossano! @nunziobelcaro @mondadori_bookstore_rossano #atevicinocosìdolce

Armocromia a Catanzaro #atevicinocosìdolce

A Reggio Calabria abbiamo goduto la bellezza di un panorama unico, il calore di una città viva e accogliente, i sapori della tradizione e dell’innovazione, il vento dell’altrove, la fierezza della legalità. Grazie @libreriaave @filippocogliandro @pasticceriacaridi #atevicinocosìdolce

I luoghi non sono solo territorio. I luoghi sono stati d’animo, profumi, contatto. Voci che ci accompagnano nel giardino della vita. Grazie ad Agropoli, il Cilento, parte delle mie radici. “A te vicino così dolce” è in viaggio, un viaggio dell’anima.

Salerno Letteratura, 400 sedie nel Duomo, posti in piedi. incontri magnifici, calore, bellezza, amore. “A te vicino così dolce”, sempre, perché condividere un sorriso, scambiarsi parole e sguardi, è il più grande dono della vita. Grazie alla potenza dell’azione di chi ama la propria terra e sa diffondere cultura e sapienza.

Ieri sono stata alla @uniluiss per per presentare, insieme a @gianniriotta e Paola Severino, il libro di @ginocecchettin dedicato alla figlia Giulia. Dobbiamo essere sempre grati a quest’uomo mite e generoso, attento, empatico, dignitoso e forte, che è riuscito e riuscirà, con la sua @fondazionegiulia , a far sì che il suo atroce dolore personale diventasse mezzo di sollevazione di una battaglia universale, quella contro la violenza di genere. Ringrazio la platea di centinaia di ragazze e ragazzi del Master di Giornalismo, che ha seguito con emozione e consapevolezza le parole di Gino, Paola Severino e Gianni Riotta. Sono loro, i giovani, che costruiranno una società nella quale la parola femminicidio non esisterà più. Voglio crederci, voglio sperarlo, lo dobbiamo a Giulia. E lo dobbiamo anche ad @siderealfire , ad Elena, che con la potenza delle sue parole, con il rumore suscitato nelle piazze, ha avuto il coraggio di smuovere le coscienze. Grazie.