Dopo singoli da decine di milioni di streaming e collaborazioni con i pesi massimi della scena, per
@annapep3 è arrivato il momento di affrontare la prova più difficile, quella del primo album, “Vera Baddie”, in uscita questo venerdì.
Già, il primo album. Fa quasi strano dirlo, considerato che in questi quattro anni a occhio e croce di dischi, Anna, avrebbe potuto pubblicarne almeno due. Ma lei, leone ascendente leone (aka determinazione e cazzimma al quadrato), ha voluto prendersi il tempo necessario per maturare e fare un progetto che non fosse un qualcosa di effimero per soddisfare la domanda momentanea del mercato, ma che la rappresentasse davvero, dal lato più spensierato e sfacciato a quello più intimo (e inedito) che esce quando scrive le sue canzoni da sola in cameretta, buttando sul foglio un dolore in cui fino ad ora non aveva ancora osato scavare.
Dopo aver conosciuto la Vera Baddie, in questa lunga intervista abbiamo voluto scoprire la Vera Anna, dalle fragilità dei vent’anni che si porta dietro dall’adolescenza al traguardo più importante, dalla bambina che è stata alla ragazza che è (e che voleva diventare). E abbiamo capito definitivamente perché “Una tipa come lei” era ciò che serviva al rap italiano.
Leggi l’intervista completa ad Anna, protagonista della nostra digital cover, al link in bio e nelle storie.
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