un flâneur che vi racconta Verona

@nicola__cordioli

flâneur, viaggiatore 🌍 📍Racconto Verona con temi e spunti insoliti 🟡🔵 W l'arte, le storie 🏛🗣 la natura e il cibo! 🏞 🥗🍷 @dixit_the_game addicted
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Altro che libidine e doppia libidine: sono più vite in una quelle di Jerry Calà. Oggi il noto attore, cantante, regista e cabarettista soffia su 73 candeline. Nato con il nome di Calogero, fu ribattezzato Jerry in quanto sapeva imitare bene il comico Jerry Lewis. Cresciuto a Milano, fu a Verona che iniziò ad avvicinarsi alla musica, grazie a una chitarra regalatagli da una vicina di casa di cui era innamorato. Si rese conto di aver predisposizione per la musica, sfruttando il periodo in cui Verona fu considerata la Liverpool italiana visto il numero di complessi musicali sorti, e formò la band più giovane d'Italia, i "Pick-up". Poi al liceo classico Maffei incontrò i suoi amici per la vita, con cui fonda il gruppo di cabaret dei Gatti. Con l'aiuto di Cino "Mago Zurlì" Tortorella e di Maurizio Costanzo i 4 amici arriveranno ad aver successo al Derby e in TV, cantando anche "Capito?!", sigla della Domenica In di Corrado del 1978/79. La carriera di Jerry Calà decollò poi in tv e al cinema, regalando frasi entrate nel linguaggio comune, da 'libidine, doppia libidine... libidine coi fiocchi" di Bomber del 1982, al "Non sono bello...piaccio" di Vacanze di Natale 1983, o al "Messia profetizzato da Aiazzone" in Fratelli d'Italia del 1989. Jerry resta simbolo di spensieratezza e leggerezza, e credo che in tanti avrebbero voluto scrivere almeno uno volta un biglietto a una ragazza "che vale per tutte le lettere che non ti ho mai scritto, e a proposito... sei sempre la più bella" con Celeste Nostalgia di Cocciante come colonna sonora di quella situazione.. Di @nicola__cordioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz
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3 days ago
Tanti auguri Umberto Smaila! Una carriera tra Fiume, Verona, Tarantino, il Derby.. e tutto grazie a un "vicolo"... Compie oggi 74 anni il popolare attore, cabarettista, musicista e imprenditore Umberto Smaila, reduce da una felice serata al Teatro Romano per festeggiare 50 anni di carriera. Nato e cresciuto a Verona da una famiglia di esuli di Fiume (tanti che in casa si è sempre parlato il dialetto fiumano), ha ottenuto il successo negli anni '70 insieme a Jerry Calà, Franco Oppini e Nini Salerno. I 4, studenti del liceo Maffei con una passione per le recite teatrali, fondarono il gruppo di cabaret dei Gatti di Vicolo Miracoli, prendendo spunto ironicamente dal nome di una via dove in passato a un capo c'era la sede di un ufficio delle tasse e all'altro una casa di appuntamenti: inevitabile "uscirne in mutande"... Successo nazionale che aprì al gruppo di amici le porte della tv del cinema e del famoso locale Derby di Milano, lanciando le loro carriere. Smaila divenne musicista, intrattenitore, conduttore e imprenditore, con una chicca: una sua canzone, Mad Dog, composta per un film b-movie "la belva col mitra" del 1977, fi riusata da Quentin Tarantino in una scena del suo "Jackie Brown" del 1997, con tanto di crediti nei titoli di coda.. Che ormai siano rimaste vecchie favole di un'epoca un po' più in là, colori di un'età? sicuramente Verona Beat non si cancellerà... Quindi brinda alla fortuna, festeggia con noi cin cin, cin cin!!! Di @nicola__cordioli Foto del teatro Maffei grazie a @_roses_85 . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz
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5 days ago
Verona è magica per gli innamorati? non solo, sembra abbia anche un'origine simbolica... Siamo ufficialmente entrati nella stagione estiva, con il solstizio d'estate e la tradizionale attesa del sorgere del sole il 21 giugno al Pilotòn, a Montorio. Eppure questo esempio di megalite di antichissima origine, forse sacra, eretto in tempi remoti sulla dorsale detta Preafita, potrebbe nascondere altri significati. Secondo uno studioso del secolo scorso, il professore e divulgatore Umberto Grancelli, il Pilotòn sarebbe stato usato dai Romani nel piano di fondazione di Verona, in quanto sarebbe allineato con l'antico cardo romano, segnando così il punto di aurora solstiziale della città. Seguendo questa teoria, in breve, la struttura urbana di Verona romana è allineata al percorso del sole in cielo: si sviluppa a partire da dove il sole sorge d'estate (Pilotòn) e dove tramonta d'inverno (la chiesa di S. Lucia Extra). In mezzo passa.una retta a seguire un percorso nord-sud, che coincide con il cardo romano. Il sole nascente e quello che muore: metafora di vita umana in chiave non solo geografica, ma anche astronomica. A cui sarebbe anche collegata una mappa di tipo esoterico, ma questa è un'altra storia... Di @nicola__cordioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz
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10 days ago
Olaf, alias Dick, ovvero Cecil: una spia inglese che ispirò Ian Fleming per 007? Nel 1981 morì a Verona Cecil Richard Mallaby, inglese giunto nel 1955 per collaborare con la sede operativa Nato come capo sezione traduttori. Dick, come era chiamato, nel tempo libero prendeva una barca con la quale partiva da Peschiera per godersi l'aria lacustre e i paesaggi intorno. Ma quell'inglese dal bell'aspetto e dai modi eleganti, nativo di Ceylon ma cresciuto in Toscana, ha avuto un ruolo molto importante durante l'ultima guerra, quando fu un agente segreto inglese del SOE. In questa unità operativa voluta da Churchill, Dick Mallaby fu protagonista in 2 missioni italiane che ebbero molta importanza per le sorti del conflitto: le trattative segrete che portarono all'armistizio di Cassibile e la resa degli ottocentomila nell'Italia del Nord. Nel primo caso Mallaby, unico operatore radio presente, trasmise messaggi di alto livello di segretezza tra vertici italiani e comando alleato, salpando poi con Badoglio e la famiglia reale sulla corvetta che li portò in salvo a Brindisi. Nella seconda missione, paracadutandosi nella zona di Como, l'agente Olaf, altro suo nickname, fu catturato e per salvarsi la vita si inventò una clamorosa storia che lo portò a parlare con il generale Wolff, arrivando con lui a un accordo che permise ai tedeschi di lasciare il Nord Italia senza radere al suolo città, ponti, fabbriche e infrastrutture. Dick corse molti pericoli usando anche notevoli tecnologie per i tempi; inoltre collega nel SOE fu un certo Ian Fleming. Che le sue gesta abbiano influito nella creazione della figura di James Bond? Magari un buon Martini Vesper, agitato non mescolato, potrà aiutare a rispondere a qualche domanda... Di @nicola__cordioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz
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16 days ago
Quello scultore poco noto, le cui opere sono famose e si trovano in giro per Verona e nel mondo... All'ospedale che allora si trovava in Valverde moriva il 3 giugno 1919 Ugo Zannoni, scultore molto famoso nell'Ottocento, non solo a Verona ma anche all'estero. Il suo exploit fu la famosa statua di Dante, inaugurata in piazza dei Signori all'alba del 14 maggio 1865 come segno di provocazione verso l'Austria allora dominante. Grazie a quest'opera Zannoni riscosse un grande successo che gli fece decollare la carriera artistica: aprì uno studio a Milano, dove realizzò statue per il Duomo. Le sue opere finirono anche a New York, Monaco e Londra, e lo stresso scultore partecipò all'Esposizione Internazionale di Filadelfia del 1876. E Verona? Ugo non si dimenticò della sua città natale (viveva in via Scrimiari sopra l'osteria la Canna): basta girare per la città per riconoscere la sua mano nel monumento ad Aleardo Aleardi in corso Cavour, in quello al vescovo Luigi di Canossa in Duomo, o nella statua dell'Immacolata al santuario della Madonna di Lourdes sulle Torricelle. Senza dimenticare alcuni bozzetti realizzati per dei monumenti funerari al Cimitero Monumentale e la sua munificenza nel donare la propria collezione al Comune, che lo ha omaggiato con una rassegna nel 2014. Di @nicola__cordioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz
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28 days ago
Ma com'è bello andare in giro per i colli bolognesi... o piuttosto per le strade veronesi? Il famoso inno generazionale che è "50 special", primo singolo dell'unico album in studio del gruppo Lùnapop, compie proprio oggi 25 anni... Era giovedì 27 maggio 1999 quando le radio iniziarono a passare quella canzone, considerata "l'ultimo tormentone del '900, il primo evergreen del nuovo millennio", il cui testo e musica furono scritti da Cesare Cremonini poco prima degli esami di maturità, ispirandosi al libro di Enrico Brizzi "Jack Frusciante è uscito dal gruppo". Qualche mese prima il gruppo aveva vinto un festival per esordienti a S.Marino, presentato da Linus, e quando poi venne lanciato "50 special" il singolo fu accompagnato da un primo video, girato nello stesso 1999. Alla regia fu chiamato un esperto di videoclip musicali, ovvero il veronese Gaetano Morbioli, che decise di dare un tocco "locale" al brano: mentre infatti un giovanissimo Cremonini in versione bionda canta e balla con la band, ecco scorrere tramite gli specchietti retrovisori di una Vespa immagini di strade e viali. Altro che colli bolognesi... in alcuni fotogrammi si possono riconoscere infatti scorci della città di Verona, tra cui il liceo Maffei! Mentre oggi tante radio nazionali passeranno di nuovo la canzone "on air" come omaggio, vi auguro di ripensare a delle vostre serene giornate estive, mentre ridendo correte verso i vostri sogni... come ha fatto Cesare Cremonini a bordo di una Vespa 50 Special. Di @nicola__cordioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz #lunapop #50special
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1 month ago
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1 month ago
Di una famosa mappa, due veronesi, un vescovo rigoroso, una guerra e di ricordi in Belgio... Non è una nuova serie sulle piattaforme streaming o il remake di qualche film storico, ma la storia legata a una famosa mappa di Verona, l'Iconografia Rateriana. È così chiamata un'immagine dipinta di Verona, contenuta in un codice manoscritto del X secolo appartenuto al vescovo Raterio di Liegi, custodita per secoli nel monastero benedettino belga di Lobbes. Oggi è nota solo da due riproduzioni: una di Scipione Maffei pubblicata nel 1739 e un'altra di Giovanni Battista Biancolini uscita nel 1757; i due duplicati differiscono per pochi particolari, ed entrambe le versioni hanno origine dalla fonte belga (anche perché Maffei disprezzava Biancolini), andata poi persa causa incendio. Raterio fu un vescovo, scrittore e predicatore belga, vissuto nel X secolo che per ben tre volte, in periodi diversi, era stato vescovo di Verona ma da cui era stato allontanato a causa di dissidi sorti per il suo carattere intransigente e austero, dominato dalla volontà di ricondurre il suo clero all'osservanza dei canoni e all'obbedienza. Oggi del famoso monastero di Lobbes resta molto poco, visto che dopo secoli di splendore a inizio secondo millennio fu infine incendiata e saccheggiata durante la rivoluzione francese nel 1794. Dell'abbazia e del complesso sono visibili soprattutto "la Portalette", un porta della cinta dell'abbazia dalla quale si accedeva alla strada per Binche, e la chiesa di Sant'Ursmaro, dove oggi è sepolto Raterio Di @nicola__cordioli . . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz
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1 month ago
Quando per colpa di un calice papale una parrocchia fece causa alla Curia veronese... Sabato 18 maggio Papa Francesco visita Verona, come Benedetto XVI nel 2006 e Giovanni Paolo II nel 1988. Ma una storia curiosa ha a che fare con un papa dell'Ottocento, Pio IX. Il Santo Padre donò alla Società della Gioventù Cattolica Italiana un calice prezioso, arricchito di smalti pregiati, che fu messo in palio con una sottoscrizione tipo lotteria. Uno dei biglietti venne acquistato dalla comunità della Rettoria di S. Giovanni in Valle, che non stava attraversando un buon periodo; la fortuna volle che il tagliando fu quello vincente e il calice venne mandato all'allora vescovo veronese, il cardinale Luigi di Canossa, perché lo consegnasse alla Rettoria. Allora era in uso che se una chiesa cittadina si trovasse in difficoltà finanziarie, questa portasse paramenti e oggetti sacri alla Curia, che avrebbe versato il denaro. Così il comitato amministrativo della chiesa fece, portando oggetti e i paramenti in pegno in Curia. Alla vista del prezioso calice l'ufficio amministrativo centrale propose di tenere il calice per il Vescovo, depennando così il debito della Rettoria. Ma i parrocchiani non vollero accettare la proposta: anzi, visto che non si trova un accordo, dopo aver raccolto il denaro per pagare il debito, fecero causa alla Curia. La sentenza fu in loro favore, il prezioso calice di Pio IX fu consegnato a S. Giovanni in Valle e una lapide posta nel secondo pilastro a destra in chiesa tramanda ai posteri questa vittoria riportata nel 1873. Di @nicola__cordioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . #verona #veronacity #veronagram #verona🇮🇹 #igersverona #landscape _captures #followback #ig _europe #landscape #ig _worldclub #followbackinstantly #followme #landscapes #super _europe #igworldclub #wonderful _places #igphoto #ig _daily #worldbestgram #splendid _shotz
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1 month ago
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1 month ago