"Questo è per i bambini che muoiono.
Neri e bianchi.
Perché è certo che i bambini moriranno.
Chi è vecchio e ricco vivrà ancora, come sempre, nutrendosi di sangue e oro, lasciando che i bambini muoiano."
- Langston Hughes
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Sono sincera, ho iniziato la serie esclusivamente per la presenza di Matt Bomer e Jonathan Bailey.
Per me, loro due insieme, sono sinonimo di qualità altissima ed avevo ragione.
Non solo per loro due, l'intero cast è superlativo.
Ma "Fellow Travelers" che trovate su
@paramountplusit , tratto dal romanzo omonimo di Thomas Mallon, è molto più di quanto immaginassi.
Tra le tante cose, racconta la lunga genesi di una relazione, nata nel pieno del maccartismo e della repressione di tutti coloro che vengono considerati sovversivi.
Ma anche di AIDS, razzismo in più ambiti e su più livelli, racconta della difficoltà di lasciar andare chi si è amato e di ammettere di aver effettivamente amato, della violenza brutale della polizia e del tempo che passa, delle vite che vanno avanti e delle anime affini che nonostante tutto si rincontrano a metà strada.
Di famiglia, di legami, di incomprensioni e di addì.
Ma è soprattutto poesia, non solo per la sua magnifica fotografia, che incornicia una nostalgica, bigotta e quasi polverosa America degli anni 50, ma anche una ribelle, luminosa ed eccentrica America degli anni 80.
Quella che sentite recitata, nel reel per esempio, è una poesia (dannatamente attuale), appartiene a Langston Hughes, poeta, scrittore, drammaturgo Americano.
Dovete assolutamente recuperare la serie se vi manca. Un piccolo gioiello ❤️
Ps: Si, si piange, parecchio.