Ho paura di volere un figlio troppo presto
Oppure che arrivi ma quando sono vecchio
E che io sia diventato un altro nel frattempo
Magari quel vecchio cantante di successo
Ho paura di un futuro vuoto
Di cucinare per me solo
Della TV di notte accesa
per non sentirmi solo in casa
Eppure sai
Non ho paura
Paura mai
Di guardarmi dentro quando è buio fuori
Ora è tutto spento ma troverò i colori
E se avrò paura io so che è normale
Questa vita passa ma non scompare ❤️
La Sicilia la metto tra quei posti che riescono a farmi sentire “Altrove”.
Quando sono qui mi sento sereno, in pace con me stesso.
Vengo sempre qui quando finisco il tour perché è il mio posto preferito dove venire a staccare.
Ormai ad ogni concerto sempre di più, capisco che non è solo un concerto.
Pubblico sempre le vostre facce mentre urlate le mie canzoni perché è ciò che mi fa capire quanto siete dentro le parole in quel momento! Come se foste in trance. Mi emoziona.
Volevo mandare un grande abbraccio anche ai tanti calabresi che ieri erano allo stadio, so che eravate tanti!
Grazie Messina, grazie Sicilia, ci rivediamo quest’anno finito il tour per la mia solita settimana di pace che solo tu sai darmi.
❤️
“A poco più di un’ora dall’apertura delle vendite delle seconde date, il tour Ultimo Stadi 2025 colleziona numeri da capogiro con oltre 250.000 biglietti venduti in tutto il tour. E questo mentre il tour del 2024 è ancora in pieno svolgimento! Quello di Ultimo non è un semplice pubblico di spettatori. È l’incontro di centinaia di migliaia di persone di ogni età che danno vita a una vera e propria generazione: la Generazione Ultimo”.
Dopo sole 24 ore, San Siro e lo Stadio Olimpico di Roma RADDOPPIANO!
Biglietti per le nuove date disponibili domani alle 14:00.
Un consiglio: stavolta sbrigatevi 🤭❤️
#UltimoStadi2025
La mia testa vola. Va qui e la senza trovare pace, mi giro e rigiro nel letto senza riuscire ad addormentarmi.
Mi dico Niccolò basta chiudi gli occhi, ma il cuore è veloce e la mente vola.
Continuo a vedere i vostri occhi, le vostre lacrime, i vostri sorrisi.
Riaccendo la luce.
Mi siedo nel letto.
“Il silenzio adesso sa parlare”, mi viene in mente.
Un silenzio assordante, dopo 3 notti di fila nello stadio della mia città.
Scendo giù e preparo una camomilla.
Mentre l’acqua bolle guardo avanti a me il vuoto, ripenso a un uomo che cantava abbracciato a suo figlio “ti dedico il silenzio” e piangeva, e poi piango anche io.
L’acqua freme e stacco il fuoco.
La mia mente non si ferma.
Ecco un flash di un altro ragazzo che mentre correvo sotto il palco mi offre un bicchiere di vino che io ho bevuto, comincio a ridere.
Sono su una cazzo di montagna russa, penso.
Come se avessi dentro tutti i colori del mondo in uno solo.
Bevo la camomilla e mi rimetto a letto.
Chiudo gli occhi e non riesco nuovamente a trovare pace.
Mi rialzo.
Accendo una sigaretta.
Ora che sto per diventare papà vorrei smettere davvero, mi dico.
Basta cazzate Niccolò.
Chissà se avrà un pianoforte come dolce amico anche lui, comincio a pensare.
Anzi no probabilmente per quanta musica sentirà in casa, finirà per odiarla.
Chissà se a scuola sarà in disparte come me o no.
Spengo la sigaretta e penso che non gli imporrò di studiare pianoforte.
Mi fischiano le orecchie nel silenzio mentre Roma rimane accesa a cullarmi.
Se mi dirà che vuole diventare ingegnere spaziale, gli dirò vola.
Se vorrà diventare medico, lo ringrazierò a vita da buon ipocondriaco.
Se vorrà lavorare in un bar gli dirò che andrò a prendere il caffè da lui ogni mattina, se vorrà.
Se durante l’adolescenza a scuola mi chiameranno dicendo “suo figlio ha la mente per aria”, sorriderò e saprò da chi ha preso.
Prendo il telefono e riguardo quel padre mentre canta ti dedico il silenzio col figlio abbracciati piangendo.
Torno a commuovermi e mi dico:
Mi avete insegnato voi la parola AMORE.
Questo pensiero mette pace a tutto.
Spengo la luce, non mi reggo in piedi, il letto è diventato mare,
buonanotte Niccolò, buonanotte Roma mia.